Premetto che sono un vecchio utilizzatore di cambi automatici. Provando la macchina in fase di acquisto mi sono accorto della lentezza del cambio robotizzato, che comunque ho deciso di tollerare trattandosi probabilmente di ragioni costruttive. Cio’ che invece mi ha oltremodo stupito e’ la taratura del cambio stesso, ossia il settaggio dei parametri ai quali si produce il cambio di marcia. Dopo due mesi di prove mi sono reso conto che la taratura, probabilmente effettuata via software, causa dei comportamenti quanto meno strani, per non dire poco sicuri. Ecco i miei rilievi
Partendo da fermo occorre spesso una certa prontezza, anche senza esagerare. Giustamente la macchina passa in seconda a circa 2500 giri, ma poi immediatamente, trovandosi a circa 1900 giri passa in terza scendendo a circa 1600, lasciando il conducente praticamente senza coppia e senza accelerazione. Se si raggiungono ancora i 1900 giri la macchina passa in quarta a 1200 giri peggiorando ulteriormente tutto. Ritrovandosi senza coppia dove spesso serve, spesso si accelera e la macchina scala in seconda balzando in avanti. Tutto bene allora? Direi di no visto che i cambi di marcia prendono parecchio tempo; inoltre si fanno almeno due passaggi di marcia, in salita e nuovamente in discesa, inutili e poi ancora c’e’ il balzo in avanti. Qualcuno ha detto che forse tale comportamento e’ cercato per abbassare i consumi. A me sembra eccessivo sacrificare la sicurezza ai consumi. Invece un comportamento diametralmente opposto si ha quando si frena: la macchina scala ma tenendo un numero di giri piuttosto alto, innervosendo i guidatori come me che sono piuttosto tranquilli.
Riassumendo: il cambio non fornisce coppia quando serve e la fornisce quando non serve e il risultato e’ un aumento notevole dei cambi di marcia, che certo non favorisce la durata del cambio stesso. Esiste anche un programma guida sportiva ES, che pero’ non fa’ che alzare la soglia di cambio marcia, sia in salita, che va bene, ma anche in discesa che va male. Quali sono le ragioni di tali scelte? Perche’ non sono modificabili dal momento che sono probabilmente solo settaggi software? Soprattutto perche’ non si e’ tenuto conto dell’esperienza passata fatta in almeno 50 anni di esistenza dei cambi automatici?
Ci sono anche altri comportamenti strani difficilmente citabili perche’ dipendono dai percorsi. Es. un cavalcavia a forma di dosso. Se si schiaccia in salita poi, superato il colmo in discesa il cambio si ostina a tenere 4000 giri. Questo capita spesso al punto che mi costringe a mettere in folle manualmente. Questi comportamenti sono forse dovuti al ricorso a programmi software che tentano di imparare il comportamento del guidatore. Questi programmi dilagano in ogni settore, dai software per windows ai messaggini telefonici. Personalmente trovo che facciano sempre quello che non voglio. Pero’, in compenso posso disattivarli. Nel caso in questione non posso disattivare niente. Alla fine ci convivo, ricorrendo spesso a correzioni manuali; ma anche qui spesso il cambio non consente cambi di marcia manuali. Direi che i progettisti si sono comportati da “apprendisti stregoni”, azzardando soluzioni poco pratiche e pericolose. Finche’ qualche grave incidente portera’ a revisionare il tutto. Speriamo che la revisione giunga prima.
:thumbdown
Partendo da fermo occorre spesso una certa prontezza, anche senza esagerare. Giustamente la macchina passa in seconda a circa 2500 giri, ma poi immediatamente, trovandosi a circa 1900 giri passa in terza scendendo a circa 1600, lasciando il conducente praticamente senza coppia e senza accelerazione. Se si raggiungono ancora i 1900 giri la macchina passa in quarta a 1200 giri peggiorando ulteriormente tutto. Ritrovandosi senza coppia dove spesso serve, spesso si accelera e la macchina scala in seconda balzando in avanti. Tutto bene allora? Direi di no visto che i cambi di marcia prendono parecchio tempo; inoltre si fanno almeno due passaggi di marcia, in salita e nuovamente in discesa, inutili e poi ancora c’e’ il balzo in avanti. Qualcuno ha detto che forse tale comportamento e’ cercato per abbassare i consumi. A me sembra eccessivo sacrificare la sicurezza ai consumi. Invece un comportamento diametralmente opposto si ha quando si frena: la macchina scala ma tenendo un numero di giri piuttosto alto, innervosendo i guidatori come me che sono piuttosto tranquilli.
Riassumendo: il cambio non fornisce coppia quando serve e la fornisce quando non serve e il risultato e’ un aumento notevole dei cambi di marcia, che certo non favorisce la durata del cambio stesso. Esiste anche un programma guida sportiva ES, che pero’ non fa’ che alzare la soglia di cambio marcia, sia in salita, che va bene, ma anche in discesa che va male. Quali sono le ragioni di tali scelte? Perche’ non sono modificabili dal momento che sono probabilmente solo settaggi software? Soprattutto perche’ non si e’ tenuto conto dell’esperienza passata fatta in almeno 50 anni di esistenza dei cambi automatici?
Ci sono anche altri comportamenti strani difficilmente citabili perche’ dipendono dai percorsi. Es. un cavalcavia a forma di dosso. Se si schiaccia in salita poi, superato il colmo in discesa il cambio si ostina a tenere 4000 giri. Questo capita spesso al punto che mi costringe a mettere in folle manualmente. Questi comportamenti sono forse dovuti al ricorso a programmi software che tentano di imparare il comportamento del guidatore. Questi programmi dilagano in ogni settore, dai software per windows ai messaggini telefonici. Personalmente trovo che facciano sempre quello che non voglio. Pero’, in compenso posso disattivarli. Nel caso in questione non posso disattivare niente. Alla fine ci convivo, ricorrendo spesso a correzioni manuali; ma anche qui spesso il cambio non consente cambi di marcia manuali. Direi che i progettisti si sono comportati da “apprendisti stregoni”, azzardando soluzioni poco pratiche e pericolose. Finche’ qualche grave incidente portera’ a revisionare il tutto. Speriamo che la revisione giunga prima.
:thumbdown