Sciopero bisarche, nessuna novità
Fonte Repubblica
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Lo sciopero delle bisarche sta paralizzando il mondo dell'auto, dalla rete di vendita alle fabbriche. Sono ormai quasi 20 giorni che gli autotrasportatori sono in agitazione e la situazione, ormai, inizia ad essere grave. Il ministro dei trasporti Pietro Lunardi ha annunciato che convocherà presto le parti per risolvere il problema, Il sottosegretario ai Trasporti, Paolo Uggè, ha infatti convocato domani alle ore 17 tutte le parti ad un tavolo di trattativa per la soluzione.
Nel frattempo Fiat Auto ha annunciato che domani sarà costretta a ricorre alla cig, anche a Mirafiori e Cassino, dopo Melfi. Il provvedimento riguarderà il primo e secondo turno e interesserà , per ogni turno, 2.350 lavoratori di Mirafiori, delle carrozzerie e delle presse, e 950 di Cassino della linea della Stilo.
Ma che succederà domani? Difficile dirlo. "E' un passo avanti per risolvere la vertenza - ha commentato il segretario nazionale della Fita Cna, Maurizio Longo - Quello che occorre, infatti, è un grande sforzo politico più che tecnico. L'impegno del ministro corrisponde a quello delle parti, che hanno esigenze minime per la sopravvivenza. Siamo disposti ad un incontro anche sabato e domenica".
Lunardi si è comunque affrettato a precisare di "non aver affatto avocato" a sè la trattativa, ma di continuare "a seguirla tramite il sottosegretario Paolo Uggè che sta lavorando con grande impegno e con cui mi confronto costantemente".
"Non ho capito se Lunardi ha possibilità economiche che Uggè non ha", aveva infatti commentato il segretario generale di Conftrasporto, Pasquale Russo, riferendosi al nulla di fatto della settimana scorsa nell' incontro fra le parti e il sottosegretario alle Infrastrutture.
"Il problema - ha spiegato - è quanto sono disponibili la Fiat e i primi vettori a riconoscerci gli aumenti tariffari. Se Lunardi pensa di tirare più soldi ne prendiamo atto. Uggè, come riconosciuto da tutti, ha capacità e competenze". Russo ha ribadito che i bisarchisti, in sciopero da ormai quattro settimane, chiedono il rispetto delle regole e adeguamenti tariffari da parte di Fiat e primi vettori, "che finora, però, li hanno sempre negati. Quindi la controparte non sono nè il governo nè il ministro".
Quanto alla decisione della Fiat di applicare la cassa integrazione anche negli stabilimenti di Mirafiori e Cassino, Longo ha detto: "Ce ne dispiace, ma il confronto che noi chiediamo va fatto, perchè molte nostre imprese rischiano di chiudere. La situazione di difficoltà purtroppo riguarda sia il nostro settore che quello dell'industria". Longo ha poi ricordato che al centro della vertenza ci sono l'aspetto contrattuale e quello economico. Nell'ambito di quest'ultimo, gli autotrasportatori chiedono un adeguamento del 10% che deve essere riconosciuto dalla scadenza del contratto (settembre 2003), un revisione dell'aspetto assicurativo per i veicoli trasportati e una clausola relativa agli aumenti del gasolio.
Parlando della cassa integrazione alla Fiat, ha detto che "è un fatto molto grave, ma ognuno deve assumersi le proprie responsabilità ". "Non mi pare - ha aggiunto - che Fiat abbia fatto nulla per evitare questa situazione. E' stata sollecitata da tanto tempo a partecipare al tavolo del confronto insieme agli altri, ma non si è mai presentata. Forse la Fiat si è nascosta dietro questa storia".
Sul problema delle bisarche è intervenuto infine anche il nuovo ad di Mercedes Benz Roma, Thomas W. Anger: "In due settimane abbiamo perso metà delle consegne", ha detto. "Ci sono contratti e vendite - ha spiegato Anger, nel corso della presentazione alla stampa dell' acquisizione del 100% di Mercedes Benz Roma da parte di Daimler Chrysler Italia - ma ci sono problemi per le consegne".
(18 maggio 2005)
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Ho appena parlato con il concessionario e mi ha confermato che la macchina non arriverà prima dell'accordo , anzi ci vorrà addirittura qualche giorno in più perchè dovranno smaltire tutto il lavoro arretrato.
:no:
Fonte Repubblica
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Lo sciopero delle bisarche sta paralizzando il mondo dell'auto, dalla rete di vendita alle fabbriche. Sono ormai quasi 20 giorni che gli autotrasportatori sono in agitazione e la situazione, ormai, inizia ad essere grave. Il ministro dei trasporti Pietro Lunardi ha annunciato che convocherà presto le parti per risolvere il problema, Il sottosegretario ai Trasporti, Paolo Uggè, ha infatti convocato domani alle ore 17 tutte le parti ad un tavolo di trattativa per la soluzione.
Nel frattempo Fiat Auto ha annunciato che domani sarà costretta a ricorre alla cig, anche a Mirafiori e Cassino, dopo Melfi. Il provvedimento riguarderà il primo e secondo turno e interesserà , per ogni turno, 2.350 lavoratori di Mirafiori, delle carrozzerie e delle presse, e 950 di Cassino della linea della Stilo.
Ma che succederà domani? Difficile dirlo. "E' un passo avanti per risolvere la vertenza - ha commentato il segretario nazionale della Fita Cna, Maurizio Longo - Quello che occorre, infatti, è un grande sforzo politico più che tecnico. L'impegno del ministro corrisponde a quello delle parti, che hanno esigenze minime per la sopravvivenza. Siamo disposti ad un incontro anche sabato e domenica".
Lunardi si è comunque affrettato a precisare di "non aver affatto avocato" a sè la trattativa, ma di continuare "a seguirla tramite il sottosegretario Paolo Uggè che sta lavorando con grande impegno e con cui mi confronto costantemente".
"Non ho capito se Lunardi ha possibilità economiche che Uggè non ha", aveva infatti commentato il segretario generale di Conftrasporto, Pasquale Russo, riferendosi al nulla di fatto della settimana scorsa nell' incontro fra le parti e il sottosegretario alle Infrastrutture.
"Il problema - ha spiegato - è quanto sono disponibili la Fiat e i primi vettori a riconoscerci gli aumenti tariffari. Se Lunardi pensa di tirare più soldi ne prendiamo atto. Uggè, come riconosciuto da tutti, ha capacità e competenze". Russo ha ribadito che i bisarchisti, in sciopero da ormai quattro settimane, chiedono il rispetto delle regole e adeguamenti tariffari da parte di Fiat e primi vettori, "che finora, però, li hanno sempre negati. Quindi la controparte non sono nè il governo nè il ministro".
Quanto alla decisione della Fiat di applicare la cassa integrazione anche negli stabilimenti di Mirafiori e Cassino, Longo ha detto: "Ce ne dispiace, ma il confronto che noi chiediamo va fatto, perchè molte nostre imprese rischiano di chiudere. La situazione di difficoltà purtroppo riguarda sia il nostro settore che quello dell'industria". Longo ha poi ricordato che al centro della vertenza ci sono l'aspetto contrattuale e quello economico. Nell'ambito di quest'ultimo, gli autotrasportatori chiedono un adeguamento del 10% che deve essere riconosciuto dalla scadenza del contratto (settembre 2003), un revisione dell'aspetto assicurativo per i veicoli trasportati e una clausola relativa agli aumenti del gasolio.
Parlando della cassa integrazione alla Fiat, ha detto che "è un fatto molto grave, ma ognuno deve assumersi le proprie responsabilità ". "Non mi pare - ha aggiunto - che Fiat abbia fatto nulla per evitare questa situazione. E' stata sollecitata da tanto tempo a partecipare al tavolo del confronto insieme agli altri, ma non si è mai presentata. Forse la Fiat si è nascosta dietro questa storia".
Sul problema delle bisarche è intervenuto infine anche il nuovo ad di Mercedes Benz Roma, Thomas W. Anger: "In due settimane abbiamo perso metà delle consegne", ha detto. "Ci sono contratti e vendite - ha spiegato Anger, nel corso della presentazione alla stampa dell' acquisizione del 100% di Mercedes Benz Roma da parte di Daimler Chrysler Italia - ma ci sono problemi per le consegne".
(18 maggio 2005)
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Ho appena parlato con il concessionario e mi ha confermato che la macchina non arriverà prima dell'accordo , anzi ci vorrà addirittura qualche giorno in più perchè dovranno smaltire tutto il lavoro arretrato.
:no: