CorollaTTE
TCI Advanced Member
Lexus Rx400h a tre motori.
Il Suv per ecologisti.
E' un silenzio assordante a darti il benvenuto a bordo. Non succede un bel niente neppure quando hai girato la chiave: nessun fruscio nà© vibrazioni, nulla di nulla, solo un sibilo appena percettibile, lontano e ovattato come l'eco tra le montagne. Eppur si muove. Scivola leggero il fuoristrada panciuto finchà© il ronzio non diventa tuono e allora pure lui, il SUV, comincia a marciare serrato ricordandoti che sotto quelle lamiere c'è un battito metallico, anzi ibrido. E' il cuore della Lexus Rx 400h, un impianto di alta tecnologia giapponese che concilia due alimentazioni: la benzina e elettricità .
La prima la usi quando serve, cioè quasi sempre, mentre l'altra converte il suono in silenzio tra un semaforo e l'altro, dove code infinite finiscono per bruciare il pieno mentre il tubo di scarico fuma invisibile.
Lavora così il primo fuoristrada ibrido di casa Toyota che arriverà in Italia a giugno, il fratello maggiore della Prius - come lo ha definito qualcuno - salvo poi scoprire che le differenze con l'auto dell'anno 2005 sono tante. Non solo a livello tecnico, perchà© un SUV da due tonnellate e mezzo che consuma quanto una berlina è come un'oasi nel bel mezzo del Sahara.
Ma è soprattutto una prima vera risposta da parte dei produttori, e in questo caso del secondo gruppo automobilistico del mondo, alla pioggia di polemiche caduta in questi mesi sui fuoristrada, grandi accusati, non senza pregiudizi, nel processo ai consumi e all'inquinamento selvaggio.
Il segreto dell'RX 400 h sta nella sofisticatissima tecnologia che pur limitando le emissioni non va a penalizzare le prestazioni: scatta da 0 a 100Km/ h in soli 7.6 secondi, brucia in accelerazione le versioni benzina e diesel, e per guidarla non servono corsi d'addestramento.
Per comprenderla a fondo però sì, e i giapponesi - si sa - sono parecchio pignoli nelle spiegazioni tecniche. Partiamo dai motori che sono tre: quello a benzina, un 3.3 litri da 272 cavalli, e i due elettrici, anteriore e posteriore. Quando il veicolo procede al minimo o a basse velocità (fino a 50km/h) il sistema imposta solo il propulsore elettrico, mentre in fase di crociera entra in gioco il gruppo termico tradizionale, la cui energia viene ripartita tra le ruote ed un generatore elettrico che poi serve anche a ricaricare le speciali batterie.
Accelerando la parte "pulita", attraverso l'erogazione di energia supplementare, interviene per aumentare la spinta del mezzo. Ma è in fase di decelerazione che il motore elettrico funziona da generatore recuperando l'energia cinetica delle frenate per immagazzinarla nella batteria. In altre parole l'Hybrid Synergy Drive è un sistema che si autoalimenta cercando di eliminare qualsiasi spreco.
E c'è pure la trazione integrale, ovviamente non permanente, per non incidere alla voce consumi: si attiva quando lo decide il computer, cioè quando è chiamata ad intervenire per correggere lo slittamento fornendo la percentuale di coppia motrice necessaria. Il tutto funziona attraverso un'avanzatissima rete di sensori che rileva le informazioni sullo stato della vettura, velocità , accelerazione, angolo di sterzata. Poi, esaurito il suo compito, l'unità di potenza posteriore torna al riposo anzi ad un nuovo lavoro, accumulando altra energia per la batteria principale. Come un perfetto automa. Grazie al sistema ibrido, il SUV Lexus arriva a percorrere 100 km/ h con 8.1 litri, che diventano 9.1 nel ciclo urbano dove i suoi poteri "silenziosi" escono allo scoperto. C'è un prezzo da pagare per essere "verdi" e all'avanguardia, e che prezzo.
La versione di entrata parte da 55.000 Euro (su per giù il prezzo di una Cayenne) ma il listino sale fino ai 60.000. Certo, ci sono gli incentivi fino a 1.800 Euro stanziati dal Ministero dell'Ambiente (per un totale di un milione), c'è la libertà di circolare nei giorni dei blocchi, il fascino della tecnologia, però di qui a vedere un futuro importante per l'ibrido ce ne passa.
Il Suv per ecologisti.
E' un silenzio assordante a darti il benvenuto a bordo. Non succede un bel niente neppure quando hai girato la chiave: nessun fruscio nà© vibrazioni, nulla di nulla, solo un sibilo appena percettibile, lontano e ovattato come l'eco tra le montagne. Eppur si muove. Scivola leggero il fuoristrada panciuto finchà© il ronzio non diventa tuono e allora pure lui, il SUV, comincia a marciare serrato ricordandoti che sotto quelle lamiere c'è un battito metallico, anzi ibrido. E' il cuore della Lexus Rx 400h, un impianto di alta tecnologia giapponese che concilia due alimentazioni: la benzina e elettricità .
La prima la usi quando serve, cioè quasi sempre, mentre l'altra converte il suono in silenzio tra un semaforo e l'altro, dove code infinite finiscono per bruciare il pieno mentre il tubo di scarico fuma invisibile.
Lavora così il primo fuoristrada ibrido di casa Toyota che arriverà in Italia a giugno, il fratello maggiore della Prius - come lo ha definito qualcuno - salvo poi scoprire che le differenze con l'auto dell'anno 2005 sono tante. Non solo a livello tecnico, perchà© un SUV da due tonnellate e mezzo che consuma quanto una berlina è come un'oasi nel bel mezzo del Sahara.
Ma è soprattutto una prima vera risposta da parte dei produttori, e in questo caso del secondo gruppo automobilistico del mondo, alla pioggia di polemiche caduta in questi mesi sui fuoristrada, grandi accusati, non senza pregiudizi, nel processo ai consumi e all'inquinamento selvaggio.
Il segreto dell'RX 400 h sta nella sofisticatissima tecnologia che pur limitando le emissioni non va a penalizzare le prestazioni: scatta da 0 a 100Km/ h in soli 7.6 secondi, brucia in accelerazione le versioni benzina e diesel, e per guidarla non servono corsi d'addestramento.
Per comprenderla a fondo però sì, e i giapponesi - si sa - sono parecchio pignoli nelle spiegazioni tecniche. Partiamo dai motori che sono tre: quello a benzina, un 3.3 litri da 272 cavalli, e i due elettrici, anteriore e posteriore. Quando il veicolo procede al minimo o a basse velocità (fino a 50km/h) il sistema imposta solo il propulsore elettrico, mentre in fase di crociera entra in gioco il gruppo termico tradizionale, la cui energia viene ripartita tra le ruote ed un generatore elettrico che poi serve anche a ricaricare le speciali batterie.
Accelerando la parte "pulita", attraverso l'erogazione di energia supplementare, interviene per aumentare la spinta del mezzo. Ma è in fase di decelerazione che il motore elettrico funziona da generatore recuperando l'energia cinetica delle frenate per immagazzinarla nella batteria. In altre parole l'Hybrid Synergy Drive è un sistema che si autoalimenta cercando di eliminare qualsiasi spreco.
E c'è pure la trazione integrale, ovviamente non permanente, per non incidere alla voce consumi: si attiva quando lo decide il computer, cioè quando è chiamata ad intervenire per correggere lo slittamento fornendo la percentuale di coppia motrice necessaria. Il tutto funziona attraverso un'avanzatissima rete di sensori che rileva le informazioni sullo stato della vettura, velocità , accelerazione, angolo di sterzata. Poi, esaurito il suo compito, l'unità di potenza posteriore torna al riposo anzi ad un nuovo lavoro, accumulando altra energia per la batteria principale. Come un perfetto automa. Grazie al sistema ibrido, il SUV Lexus arriva a percorrere 100 km/ h con 8.1 litri, che diventano 9.1 nel ciclo urbano dove i suoi poteri "silenziosi" escono allo scoperto. C'è un prezzo da pagare per essere "verdi" e all'avanguardia, e che prezzo.
La versione di entrata parte da 55.000 Euro (su per giù il prezzo di una Cayenne) ma il listino sale fino ai 60.000. Certo, ci sono gli incentivi fino a 1.800 Euro stanziati dal Ministero dell'Ambiente (per un totale di un milione), c'è la libertà di circolare nei giorni dei blocchi, il fascino della tecnologia, però di qui a vedere un futuro importante per l'ibrido ce ne passa.