Un super immagazzinatore energentico, così l'hanno definito, e non semplicemente "batteria": con una capacità di caricarsi e scaricarsi 100 volte superiore rispetto alle attuali migliori batterie in uso attualmente.
L'accordo di ricerca è stato siglato dalla Heavy Industries srl di Fuji e Maxell srl della Hitachi.
Lo scopo è sviluppare una superbatteria per le automobili ibride.
Tra i soci si annoverano anche l'università di Nagasaki e l'Istituto Nazionale
Giapponese di scienza e tecnologia industriali avanzate.
I tempi previsti sono di commercializzare il prodotto entro tre anni.
L'attività si concentrerà su nanotecnologie, e in particolare nanomateriali per gli elettrodi per aumentare la conduttività elettrica.
I due colossi impegnati nel progetto di ricerca, sono entrambi legati al gigante dell'auto Toyota Motor: infatti la Heavy Fuji appartiene a toyota per una quota pari al 8,7% mentre la Hitachi è fornitore di motori elettrici per alcuni modelli Lexus e Toyota.
Evidentemente si vuole stringere i tempi sull'evoluzione dell'ibrido.
L'accordo di ricerca è stato siglato dalla Heavy Industries srl di Fuji e Maxell srl della Hitachi.
Lo scopo è sviluppare una superbatteria per le automobili ibride.
Tra i soci si annoverano anche l'università di Nagasaki e l'Istituto Nazionale
Giapponese di scienza e tecnologia industriali avanzate.
I tempi previsti sono di commercializzare il prodotto entro tre anni.
L'attività si concentrerà su nanotecnologie, e in particolare nanomateriali per gli elettrodi per aumentare la conduttività elettrica.
I due colossi impegnati nel progetto di ricerca, sono entrambi legati al gigante dell'auto Toyota Motor: infatti la Heavy Fuji appartiene a toyota per una quota pari al 8,7% mentre la Hitachi è fornitore di motori elettrici per alcuni modelli Lexus e Toyota.
Evidentemente si vuole stringere i tempi sull'evoluzione dell'ibrido.
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