Avensis: impossibile vendere l'usato.....

angapi

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Ciao a tutti!

L'Avensis usata non si riesce a vendere!

E' un usato che non interessa a nessuno.
Quindi compratrela se siete sicuri di tenervela per alcuni anni e poi di rivenderla a un concessionaio...

Ho acquistato una Avensis 20 SW Diesel 116 cv a dicembre 05 e mi sono trovato costretto a venderla a marzo quando mi hanno assegnato un'auto aziendale.
Inizialmente la proponevo alla quotazione di 4R (18 mila euro) sia con vari annunci che lasciandola al concessionario in conto vendita.
Pochissime telefonate, zero trattative.
Adesso è presso un altro concessionario, specializzato in usato e km 0 e il prezzo è sceso a 15 mila (loro proponevano 14!), ma ancora niente.
Spero di chiudere entro l'anno, ma di questo passo......

Tutto questo nonostante abbia solo 23 mila km, oltre 4 anni di garanzia, in perfette condizioni, euro 4 e oltretutto si tratta di una gran macchina (inutile dirvelo).
Ma a quanto pare non è appetibile, non regge la concorrenza delle varie Passat, A4, ecc. che invece sono molto richieste.

Fine dello sfogo, a presto

angapi
 
Considera anche che tra la tua auto ed il mercato ci sono, rispettivamente, 3 motori nuovi ed 1 restyling.

Rob

Edito: scusa non sapevo che la vendevi: ne ha comprata una identica mio cognato ad Aosta, 17k €, 38k km 1,5 anni di età.
 
......... e poi la tua è a gasolio!!!!!!!
Pensa che io ho l'Avensis SW 1,8 a benzina :fear2:
Ti voglio raccontare un breve episodio:
Dopo tre mesi che l'avevo (pagata 22.000 € nell'ottobre 2005) un po' per gioco un po' sul serio andai in una concessionaria della Opel per pemutarla con una Vectra 1,8 benzina.
Bene, all'inizio non me la volevano nemmeno ritirare, poi, dopo varie insistenze, MI OFFRIRONO 15.000 € :77:
Ho ancora intenzione di tenerla perchè - tra l'altro - la uso pochissimo, ma quando sarà ora di rivenderla sarà durissima o impossibile.
Ciao
 
Considera anche che tra la tua auto ed il mercato ci sono, rispettivamente, 3 motori nuovi ed 1 restyling.

Rob

Edito: scusa non sapevo che la vendevi: ne ha comprata una identica mio cognato ad Aosta, 17k €, 38k km 1,5 anni di età.

Se ti può consolare: quanto ho acquistato l'Avensis a metà luglio 2005 ho dato indietro alla Concessionaria la mia Peugeot 307 SW, che tra l'atro è stata ottimamente valutata, nonostante l'alta percorrenza (126000 km).
Bene, sebbene l'auto si presenti veramente molto bene, questa è tutt'oggi invenduta sul piazzale del concessionario!!!
 
......... e poi la tua è a gasolio!!!!!!!
Pensa che io ho l'Avensis SW 1,8 a benzina :fear2:
Ti voglio raccontare un breve episodio:
Dopo tre mesi che l'avevo (pagata 22.000 € nell'ottobre 2005) un po' per gioco un po' sul serio andai in una concessionaria della Opel per pemutarla con una Vectra 1,8 benzina.
Bene, all'inizio non me la volevano nemmeno ritirare, poi, dopo varie insistenze, MI OFFRIRONO 15.000 € :77:
Ho ancora intenzione di tenerla perchè - tra l'altro - la uso pochissimo, ma quando sarà ora di rivenderla sarà durissima o impossibile.
Ciao

Perdonami ma se scorpori IVA e metti un minimo di svalutazione... non erano proprio "lontani" con l'offerta a 15k :wink_smil
 
Perdonami ma se scorpori IVA e metti un minimo di svalutazione... non erano proprio "lontani" con l'offerta a 15k :wink_smil

Colgo l'occasione di questa affermazione.... per "alzare una bandierina". capisco che per il consumatore finale che acquista per lavoro sia rilevante l'iva (se la può detrarre)... ma questo cosa centra con il criterio di valutazione di un usato?
Il conce mica ci paga l'iva sul ritiro usato... e comunque... esendo per lui "merce" quand'anche lo pagasse sarebbe solo un "giro" nella dichiarazione iva. Dubito infatti che il suo saldo iva sia mai a "credito".

Se c'è invece qualcosa che mi sfugge... sarei felice di una spiegazione... Grazie
 
Quando paghi 24000 € per un'auto, 20.000 sono per l'auto stessa, 4.000 sono per lo stato e queste 4.000 € non rientrano nel valore dell'auto.

Io capisco perfettamente, ma perdere oltre 4.000 € in un solo anno farebbe innervosire anche San Francesco, 24k pagati e da quelli si tratta, non da 20k, è il discorsi che fanno tutti, poi la nuda e cruda verità è che io per esempio compro solo moto o semestrali al massimo di 2 anni apposta per questo discorso :wink_smil si risparmia parecchio e il deprezzamento cala notevolmente, sulle moto cambio idea velocemete.... quindi non voglio legami troppo costosi.
 
Quando paghi 24000 € per un'auto, 20.000 sono per l'auto stessa, 4.000 sono per lo stato e queste 4.000 € non rientrano nel valore dell'auto.

Questa "spiegazione" la considero "sui generis" per il semplice fatto che, per i comuni mortali (ovvero coloro che non deducono l'iva) ciò che paghi di un "bene" qualsiasi è sempre da considerare iva inclusa.
Altrimenti lo stesso ragionamento potrebbe (per assurdo) estendersi a tutte le tasse che gravano sul costo di un bene.
Ad esempio le tasse versate sulle retribuzioni di chi l'ha prodotta, sulle tasse degli stipendi dei venditori, sulle tasse degli utili di produtori e concessionari... ecc... ecc...
Alla fine su un bene con PREZZO al consumo di 100 probabilmente più di metà viene incamerato dallo stato sotto forma di tasse di qualche tipo.

Non dimentichiamoci che il "prezzo" di un bene usato è solo una questione di "mercato" e poco ha a che vedere con un "valore" che, se fosse calcolato sulla carta tenendo conto del rapporto con il prezzo iniziale, dovrebbe essere solo una percentuale legata alla utilizzabilità rimanente del bene stesso (per cui... se si ipotizza che un bene come un'auto duri mediamente 8 anni, sarebbe un 12,5% costante all'anno).

La faccenda invece dello scorporo e robe simili a me sembra proprio solo una "scusa" psicologica per giustificare un forte deprezzamento... legato a fattori che con le tasse non hanno nulla a che fare.

Per portare un altro esempio.... provate a pensare a quali siano gli sconti sulle KM. zero o dimostrative. Se il ragionamento sull'iva fosse reale.. e considerando che un 6-7% di sconto sul nuovo non si nega a nessuno....allora dovrebbero essere tutte scontate di almeno il 20+6+X% (x=deprezzamento).... e invece la realtà è ben diversa :wink_smil .
Per le dimostrative ad esempio credo che le cose stiano circa in questo modo:
1) Il conce immatricola un'auto con prezzo al pubblico 120,
supponendo che lui le paghi con un 15% di sconto (quindi 85+iva), essendo questa per lui "merce" i 17 di iva va nel calderone della dichiarazione IVA. Quindi il suo costo è di 85
2) La usa... e poi la vende con il 20% di sconto. (quindi 80+iva)
anche questi 16 di iva vanno nel caderone della dichiarazione iva in compensazione.
3) alla fine a lui è "costata" quei 5 di differenza tra gli 85 e gli 80 di vendita.

Siccome però gli "sconti" della casa madre per le vetture da dimostrazione sono generalmente molto più alti.... probabile che ci guadagni comunque almeno un pochino.....
E per le KM.Zero Idem... solo che invece di considerare "sconti" maggiori della casa madre ci sono i Bonus di vendite e di raggiungimento di "soglie" o "budget" (che è poi il motivo principale per cui esistono le km.zero.... quando non sono invece sponsorizzate proprio dalle case madri per vuotare i "piazzali")

Quando ritira un usato invece l'iva non credo che centri nulla.... in quel caso è come se fosse un privato perchè il consumatore non gli fa fattura nè scontrino nè nulla di simile... e dubito che lui possa fare autofatturazione per gli usati che ritira da privati. Idem per la rivendita di un usato ad un privato.
Comunque... quand'anche l'iva rientrasse anche nel discorso degli "usati"... per chi commercia... sarebbe comunque trasparente visto che si compensa sulla dichiarazione iva.

L'unica cosa che "regge" in tutto questo discorso è che a nessun conce conviene prendersi un usato in casa che gli "costa" (immobilizza) più di quanto gli costa comperarlo dalla casa madre.... e quindi un auto che ha prezzo finale di 120 (come nell'esempio) non l'acquisterà mai per più di 85.
 
Ultima modifica:
Questa "spiegazione" la considero "sui generis" per il semplice fatto che, per i comuni mortali (ovvero coloro che non deducono l'iva) ciò che paghi di un "bene" qualsiasi è sempre da considerare iva inclusa.
Altrimenti lo stesso ragionamento potrebbe (per assurdo) estendersi a tutte le tasse che gravano sul costo di un bene.
Non dimentichiamoci che il "prezzo" di un bene usato è solo una questione di "mercato" e poco ha a che vedere con un "valore" che, se fosse calcolato sulla carta tenendo conto del rapporto con il prezzo iniziale, dovrebbe essere solo una percentuale legata alla utilizzabilità rimanente del bene stesso (per cui... se si ipotizza che un bene come un'auto duri mediamente 8 anni, sarebbe un 12,5% costante all'anno).
La faccenda invece dello scorporo e robe simili a me sembra proprio solo una "scusa" psicologica per giustificare un forte deprezzamento... legato a fattori che con le tasse non hanno nulla a che fare.



Quoto, assolutamente.

Prova a cercare una Mini cooper o una Smart fortwo sia normale che cabrio con 1 anno di vita o semestrale... la musica cambia e di molto! Col "Biiipp" che ti scalano l'iva..... :dry:
 
Pacomau il tuo discorso, purtroppo per tutti noi, è sbagliato senza possibilità d'appello.

Indipendentemente da quanto paghiamo, il 20% OLTRE quella cifra la vuole lo stato, l'usato non è assoggettato a questa cosa quando l'acquisto avviene da privato.

Ergo l'auto la paghi 20k euro, lo stato pretende da te 4k euro perchè hai dimostrato la ricchezza di 20k euro (definizione di IVA: colpisce la ricchezza quando questa si manifesta): quei 4 k euro non sono spesi per l'auto ma donati forzatamente allo stato, tanto che se ti mettessi d'accordo con il concessionario dopo 20 sec dall'acquisto potrebbe renderti, come cifra totale, 20 e non 24k.

La IVA purtroppo è una gabella, una volta data è semplicemente PERSA, non è una scusante ne nulla, è così e basta, indipendentemente da quanto faccia girare le palle. Per quanto concerne la "tenuta prezzo" si fa un discorso totalmente diverso, spesso la gente pur di avere un oggetto alla moda non guarda al prezzo ed al valore intrinseco del bene, tanto che 20g d'oro valgono 500 euro come 10.000 euro, a seconda della marca (nessuna o cartier) mentre il valore intrinseco è più o meno sempre lo stesso.

Capisco non piaccia (non piace nemmeno a me) ma è così.

Quoto, assolutamente.

Prova a cercare una Mini cooper o una Smart fortwo sia normale che cabrio con 1 anno di vita o semestrale... la musica cambia e di molto! Col "Biiipp" che ti scalano l'iva..... :dry:

Se compri da concessionario intestatario o da ditta... non ti scalano certo l'iva, ma se l'auto è anche di 10 soli giorni di vita intestata ad un privato.... :wink_smil


Rob
 
Ultima modifica:
Pacomau il tuo discorso, purtroppo per tutti noi, è sbagliato senza possibilità d'appello....

Perdonami se insisto, anche se la disquisizione è più filosofica che economica....

E' verissimo ciò che dici quando parliamo della questione se considerata dal punto di vista amministrativo di chi vende e compra merce assoggettata a iva. Ma credo che stiamo mescolando due concetti alquanto diversi tra loro... il PREZZO DEL NUOVO (IVA INCLUSA) ed il VALORE o QUOTAZIONE DELL'USATO.

Spero che concorderai che la quotazione dell'usato dipende dalla legge della domanda e dell'offerta (il "mercato" quindi).
Altro concetto che mi sembra "logico" è che lo stesso bene USATO, nelle stesse condizioni, "valga" la stessa cifra a prescindere se lo vende tizio o caio.... e quando dico "valga" parlo del prezzo finale per il privato che lo intende acquistare.
Ciò che io volevo sottolineare è la "disparità" di valutazione che fa si che lo stesso bene, nelle stesse condizioni d'uso venga "valutato" due cifre molto diverse a seconda se si tratta di una vettura dimostrativa o di una vettura usata di un privato.
Secondo me l'unica "spiegazione" è che nel caso si parli di vettura acquistata da un privato e poi immediatamente rivenduta, il "costo" dell'IVA se lo prende nel BIP il primo acquirente, nel caso invece di vettura dimostrativa o km.zero la rete di vendita (sebbene il conce sia il "primo" acquirente) fa "finta" che per loro questa regola non valga... ed il "costo" dell'IVA cerca di metterlo nel BIP del SECONDO acquirente.

Io insisto nel dire che le ragioni che portano ad un fortissimo deprezzamento iniziale non centrano con iva, tasse e varie. Ce ne sarebbero a decine ma le principali credo siano:

Dal punto di vista del venditore professionista (conce)
1) Un usato molto fresco interessa poco perchè significa molto probabilmente che sostituisce una vendita del "nuovo".
2) L'usato ritirato da privato è anche in diretta "concorrenza" con l'usato km.zero o dimostrativo che magari ha già in "casa"
3) immobilizzo capitali (di solito sul nuovo non c'è perchè le auto vengono "di solito" pagate alla casa madre al momento della vendita).
4) costi fissi uguali o maggiori al nuovo (ripristino, pulizia, tempo dei venditori, ecc...)
Tutto ciò si somma all'obbiettivo di un margine di guadagno sull'usato fresco che sia pari al nuovo in termini assoluti, e quindi non in modo proporzionale al valore del bene usato.

Dal punto di vista dell'acquirente privato
1) Scarsa domanda (o quantomeno un approccio prudente) di usati molto freschi da privati per il sospetto che ci siano motivazioni nascoste alla vendita (magagne, incidenti o simili)
2) Disponibilità all'acquisto solo se i dubbi e perplessità vengano ripagati con un risparmio consistente rispetto al nuovo.
3) Difficoltà o "macchinosità" nel piazzare il proprio "usato" sul mercato "privato" e quindi accettazione di un costo addizionale insito nella quotazione di ritiro e delle penalizzazioni "imposte" dal venditore professionale.
4) costi "fissi" dettati dal fatto che sia un usato, a prescindere se di 1 mese o di 5 anni, (passaggi di proprietà, deprezzamento futuro dato dal fatto che non sia un "unico proprietario", tagliando di controllo e verifiche, ecc...)

Con ciò non sto affermando che il deprezzamento iniziale sia "giusto" o "sbagliato"... perchè non esiste un "giusto" e "sbagliato" se si segue la regola della domanda e dell'offerta... Dico solo che la motivazione "IVA" sia solo un "gioco" di parole per rendere più "plausibile" a prima vista il forte deprezzamento e per non dover "esplicitare" alcune altre motivazioni (verissime... ma che al grosso pubblico farebbero storcere il naso).
Il tutto poi riesce molto bene quando nel discorso si scarica la "colpa" ad un terzo "incomodo"... quale viene riconosciuto universalmente il "governo ladro" :wink_smil
 
Perdonami se insisto, anche se la disquisizione è più filosofica che economica....

E' verissimo ciò che dici quando parliamo della questione se considerata dal punto di vista amministrativo di chi vende e compra merce assoggettata a iva. Ma credo che stiamo mescolando due concetti alquanto diversi tra loro... il PREZZO DEL NUOVO (IVA INCLUSA) ed il VALORE o QUOTAZIONE DELL'USATO.

Spero che concorderai che la quotazione dell'usato dipende dalla legge della domanda e dell'offerta (il "mercato" quindi).
Altro concetto che mi sembra "logico" è che lo stesso bene USATO, nelle stesse condizioni, "valga" la stessa cifra a prescindere se lo vende tizio o caio.... e quando dico "valga" parlo del prezzo finale per il privato che lo intende acquistare.
Ciò che io volevo sottolineare è la "disparità" di valutazione che fa si che lo stesso bene, nelle stesse condizioni d'uso venga "valutato" due cifre molto diverse a seconda se si tratta di una vettura dimostrativa o di una vettura usata di un privato.
Secondo me l'unica "spiegazione" è che nel caso si parli di vettura acquistata da un privato e poi immediatamente rivenduta, il "costo" dell'IVA se lo prende nel BIP il primo acquirente, nel caso invece di vettura dimostrativa o km.zero la rete di vendita (sebbene il conce sia il "primo" acquirente) fa "finta" che per loro questa regola non valga... ed il "costo" dell'IVA cerca di metterlo nel BIP del SECONDO acquirente.

Io insisto nel dire che le ragioni che portano ad un fortissimo deprezzamento iniziale non centrano con iva, tasse e varie. Ce ne sarebbero a decine ma le principali credo siano:

Dal punto di vista del venditore professionista (conce)
1) Un usato molto fresco interessa poco perchè significa molto probabilmente che sostituisce una vendita del "nuovo".
2) L'usato ritirato da privato è anche in diretta "concorrenza" con l'usato km.zero o dimostrativo che magari ha già in "casa"
3) immobilizzo capitali (di solito sul nuovo non c'è perchè le auto vengono "di solito" pagate alla casa madre al momento della vendita).
4) costi fissi uguali o maggiori al nuovo (ripristino, pulizia, tempo dei venditori, ecc...)
Tutto ciò si somma all'obbiettivo di un margine di guadagno sull'usato fresco che sia pari al nuovo in termini assoluti, e quindi non in modo proporzionale al valore del bene usato.

Dal punto di vista dell'acquirente privato
1) Scarsa domanda (o quantomeno un approccio prudente) di usati molto freschi da privati per il sospetto che ci siano motivazioni nascoste alla vendita (magagne, incidenti o simili)
2) Disponibilità all'acquisto solo se i dubbi e perplessità vengano ripagati con un risparmio consistente rispetto al nuovo.
3) Difficoltà o "macchinosità" nel piazzare il proprio "usato" sul mercato "privato" e quindi accettazione di un costo addizionale insito nella quotazione di ritiro e delle penalizzazioni "imposte" dal venditore professionale.
4) costi "fissi" dettati dal fatto che sia un usato, a prescindere se di 1 mese o di 5 anni, (passaggi di proprietà, deprezzamento futuro dato dal fatto che non sia un "unico proprietario", tagliando di controllo e verifiche, ecc...)

Con ciò non sto affermando che il deprezzamento iniziale sia "giusto" o "sbagliato"... perchè non esiste un "giusto" e "sbagliato" se si segue la regola della domanda e dell'offerta... Dico solo che la motivazione "IVA" sia solo un "gioco" di parole per rendere più "plausibile" a prima vista il forte deprezzamento e per non dover "esplicitare" alcune altre motivazioni (verissime... ma che al grosso pubblico farebbero storcere il naso).
Il tutto poi riesce molto bene quando nel discorso si scarica la "colpa" ad un terzo "incomodo"... quale viene riconosciuto universalmente il "governo ladro" :wink_smil

Filosoficamente regge, ma legalmente ed amministrativamente parlando no: un concessionario che si intesta l'auto (come ditta quindi) è obbligato per normativa fiscale a venderla + IVA, in quanto era un bene "in carico" che deve essere scaricato. Visto che il mondo in cui (volenti o nolenti) deve seguire certe regole, chi lo prende nel bip è sempre il solito :wink_smil
 
.................Tutto questo nonostante abbia solo 23 mila km, oltre 4 anni di garanzia, in perfette condizioni, euro 4 e oltretutto si tratta di una gran macchina (inutile dirvelo).
Ma a quanto pare non è appetibile, non regge la concorrenza delle varie Passat, A4, ecc. che invece sono molto richieste.

Fine dello sfogo, a presto

angapi

eh ma vuoi fare il paragone tra: andare in giro con il cruscotto blu figo della passat sw con i sedili superavvolgenti, oppure fare il padrone diella città con la stella a 3 punte sul cofano, con l'andare in giro con una avensis che ha il cruscotto verde.
daiiiii su, l'utente medio le prende in considerazione queste cose :laughing1

cmq è uno scandalo che non si riesca a rivendere ad un prezzo decente una avensis per questi futili motivi :thumbdown
 
secondo me però non state considerando una cosa...

e cioè la svalutazione netta.

Se io ad aprile avessi comprato la BMW 320d che avevo inizialmente addocchiato, la avrei pagata, come era, circa 35.000 euro, contro i 19.5 della avensis circa... oltre alla mia audi a3 in permuta, che in un caso mi valutavano 5000 euro senza sconto, e nell'altra valutata più sconto.

Quindi in bmw avrei speso 40.000 di listino, contro 28.500 in Toyota.
Ma in BMW gli avrei lasciato 35.000 euro, contro i 19.500 di Toyota.

Dopo un anno ammettiamo una svalutazione del 15% in BMW sul valore da nuovo. Vuol dire rivendere l'auto a 34.000 euro. Perdendoci al netto, 1000 euro.

Se la toyota si deprezzasse anche del doppio, 30%, e la dovessi vendere a 20.000 euro... ecco che ci avrei guadagnato 500 euro.

Quindi anche se percentualmente ci si perde di più, alla fine si recupera al netto, e soprattutto non devi uscire con una somma molto più alta immobilizzata...

meditate gente meditate...
 
Quindi in bmw avrei speso 40.000 di listino, contro 28.500 in Toyota.
Ma in BMW gli avrei lasciato 35.000 euro, contro i 19.500 di Toyota.

Il tuo ragionamento è il medesimo che ha fatto mio padre tempo fa:
Val la pena spendere il doppio per una BMW a confronto di una Croma? (era il 1996)

Discutendone in famiglia, vedendo tutti i pro e i contro, è la Croma che fa trovato casa.... :smile:
 
Purtroppo, come ha già evidenziato Rob, dobbiamo metterci in testa che l'auto E' e RESTA un COSTO...
E come tutti i costi che noi utenti finali ci sobbarchiamo, è soggetto a tassazione.
Questa tassazione, comporta IRRIMEDIABILMENTE e ISTANTANEAMENTE, la perdita del valore di se stessa.
Quindi l'IVA, si perde subito e senza 'possibilità di ritorno'..
... poi resta il valore dell'auto... che già nel momento in cui appare un nome sul libretto, è già inferiore a quanto pagato in origine.
Chi (come me :rm_shifty ) non 'sguazza' nell'oro, è bene che valuti prima dell'acquisto, oltre al prezzo finale, anche il tempo in cui la vettura rimmarrà di sua proprietà... proprio per il valore che si perde con l'acquisto.

MA VENIAMO AL NOSTRO CASO SPECIFICO:

Il nostro amico, è incappato nella classica 'fortunata-sfiga'... cioè a fronte di un lieto evento (l'auto aziendale), s'è trovato a doverne vendere una appena comprata...:fear2:
Arrivo al mio personale consiglio:
Fatti 2 conti sul valore NETTO che la ditta sborsa per la tua auto aziendale:
(comprendente di costo della vettura (DIVISO x gli anni che ritenete debbano passare prima della sostituzione della stessa ), l'assicurazione annua, il bollo, la manutenzione ordinaria (tagliandi-gomme), e carburante x i km annui) e dividi per 12.... e chiedi all'azienda, CONTI IN MANO, di riconoscerti un aumento in busta pari a questo valore.
In questo modo, ritengo, eviterai di perdere una bella fetta del denaro già speso, e appunto, otterrai un concreto benefict aziendale. :wink_smil

Se ti fai 2 conti, fatta la differenza tra ciò che hai pagato per la tua auto, e ciò che ti rimetti in tasca, quanto tempo ti occorre per recuperare tali denari ed ottenere un 'plus', dall'auto aziendale??!
... secondo me, tantino....
:cray:

facci sapere.
ciao
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti!

L'Avensis usata non si riesce a vendere!

E' un usato che non interessa a nessuno.
Quindi compratrela se siete sicuri di tenervela per alcuni anni e poi di rivenderla a un concessionaio...

Ho acquistato una Avensis 20 SW Diesel 116 cv a dicembre 05 e mi sono trovato costretto a venderla a marzo quando mi hanno assegnato un'auto aziendale.
Inizialmente la proponevo alla quotazione di 4R (18 mila euro) sia con vari annunci che lasciandola al concessionario in conto vendita.
Pochissime telefonate, zero trattative.
Adesso è presso un altro concessionario, specializzato in usato e km 0 e il prezzo è sceso a 15 mila (loro proponevano 14!), ma ancora niente.
Spero di chiudere entro l'anno, ma di questo passo......

Tutto questo nonostante abbia solo 23 mila km, oltre 4 anni di garanzia, in perfette condizioni, euro 4 e oltretutto si tratta di una gran macchina (inutile dirvelo).
Ma a quanto pare non è appetibile, non regge la concorrenza delle varie Passat, A4, ecc. che invece sono molto richieste.

Fine dello sfogo, a presto

angapi


Ciao, stai ancora cercando di vendere la tua avensis SW Diesel ?

Potrei esserne interessato.

Fammi sapere, grazie.
Paolo.
 
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