http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=153583
Mentre i concorrenti la stanno inseguendo sul terreno dell'auto ibrida, la Toyota rilancia la sua ricerca di supremazia tecnologica esplorando nuovi terreni, forse ancora più affascinanti per gli automobilisti.
Secondo la stampa inglese, infatti, la Casa di Nagoya avrebbe deciso di dare un seguito alla sua rivoluzionaria macchinetta da 298 cm in arrivo anche in Italia a gennaio, la iQ, trasferendone le innovative soluzioni sulle sorelle di cilindrata superiore.
La scommessa è quella di costruire un Yaris che abbia la stessa abitabilità di una Golf: in pratica offrire, per passeggeri e bagagliaio, gli stessi spazi di un'auto da 4,25 metri di lunghezza in una vettura che invece è lunga ben mezzo metro di meno.
Si tratterebbe di un progresso enorme, che faciliterebbe la vita degli automobilisti in tutta una serie di operazioni (parcheggio, entrata in garage eccetera), oltre a offrire il vantaggio di minori peso e consumi. Come? Con le soluzioni adottate appunto sulla iQ: sedili sottilissimi, ma comunque ergonomici e resistenti, utilizzo di tutti gli spazi possibili per miniaturizzare il differenziale, il condizionatore e così via. È possibile poi che, per offrire comunque agilità di manovra ai passeggeri, si decida di ampliare la larghezza dell'auto, secondo la falsariga della iQ.
La Toyota si sta costruendo presso i consumatori di tutto il mondo una solida reputazione di marca a forte innovazione tecnologica e sta spendendo cifre enormi per consolidare questa fama: negli Stati Uniti già oggi si parla di "generazione Prius" per identificare una nuova classe di consumatori, non solo automobilisti, estremamente attenti alle tematiche ambientali e disposti a spendere cifre più consistenti per acquistare oggetti "sostenibili".
Forte di quell'esperienza di successo, ha creato al proprio interno un comitato che si occupa proprio di progettare macchine interessanti e sorprendenti, per uscire dal "tran tran" che sembra ormai avere imprigionato molti concorrenti europei e americani.
Nella ricostruzione al computer, ci siamo divertiti a "ingrassare" una Yaris. La nostra è una provocazione: la nuova Yaris non giocherà sulle dimensioni esterne ma sulla maggiore sfruttabilità dello spazio interno. Nella seconda immagine, la piccola iQ
Mentre i concorrenti la stanno inseguendo sul terreno dell'auto ibrida, la Toyota rilancia la sua ricerca di supremazia tecnologica esplorando nuovi terreni, forse ancora più affascinanti per gli automobilisti.
Secondo la stampa inglese, infatti, la Casa di Nagoya avrebbe deciso di dare un seguito alla sua rivoluzionaria macchinetta da 298 cm in arrivo anche in Italia a gennaio, la iQ, trasferendone le innovative soluzioni sulle sorelle di cilindrata superiore.
La scommessa è quella di costruire un Yaris che abbia la stessa abitabilità di una Golf: in pratica offrire, per passeggeri e bagagliaio, gli stessi spazi di un'auto da 4,25 metri di lunghezza in una vettura che invece è lunga ben mezzo metro di meno.
Si tratterebbe di un progresso enorme, che faciliterebbe la vita degli automobilisti in tutta una serie di operazioni (parcheggio, entrata in garage eccetera), oltre a offrire il vantaggio di minori peso e consumi. Come? Con le soluzioni adottate appunto sulla iQ: sedili sottilissimi, ma comunque ergonomici e resistenti, utilizzo di tutti gli spazi possibili per miniaturizzare il differenziale, il condizionatore e così via. È possibile poi che, per offrire comunque agilità di manovra ai passeggeri, si decida di ampliare la larghezza dell'auto, secondo la falsariga della iQ.
La Toyota si sta costruendo presso i consumatori di tutto il mondo una solida reputazione di marca a forte innovazione tecnologica e sta spendendo cifre enormi per consolidare questa fama: negli Stati Uniti già oggi si parla di "generazione Prius" per identificare una nuova classe di consumatori, non solo automobilisti, estremamente attenti alle tematiche ambientali e disposti a spendere cifre più consistenti per acquistare oggetti "sostenibili".
Forte di quell'esperienza di successo, ha creato al proprio interno un comitato che si occupa proprio di progettare macchine interessanti e sorprendenti, per uscire dal "tran tran" che sembra ormai avere imprigionato molti concorrenti europei e americani.
Nella ricostruzione al computer, ci siamo divertiti a "ingrassare" una Yaris. La nostra è una provocazione: la nuova Yaris non giocherà sulle dimensioni esterne ma sulla maggiore sfruttabilità dello spazio interno. Nella seconda immagine, la piccola iQ