Non sei del mestiere e parli così, tanto per contraddirci.:no:
Allora una "recall campaign definition" funziona così :
e speriamo che la smetti di fare il "prete" TOYOTA, fingendo una galanteria (netiquette) verbale ma affermando (quasi ma non esplicitamente) che gli altri sono stolti e tu sei il saggio. :biggrin2:
Quando viene evidenziata una anomalia succede il blocco linea; o il blocco dell' impianto (utilizzo termini comprensibili)
Subito si ferma (avanzamento stato lavori) il prodotto tracciabile (e non) che viene bloccato dal produttore del bene.
Compete a lui mettere in atto un risanamento.
TUTTI I PRODOTTI DI UNA FABBRICA SONO TRACCIABILI quindi se ne conosce vita morte e miracoli!
Può avvenire in tempo zero, per risalita linea e alienando i pezzi non conformi dal flusso produttivo.
Se non si conosce la causa (root-cause) del problema ma solo gli effetti, va immediatamente sospesa una produzione fino a quando si capisce la causa radice del problema.
NEL FRATTEMPO NON SI CONSEGNA MERCE AL CLIENTE E NON SI DELIBERANO AUTO, MOTORI, TELEFONINI O FRIGORIFERI, è lo stesso col dubbio della NON qualità.
Diciamo che in quattro parole abbiamo detto le cose elementari da fare.
Molto ma molto semplicemente, perchè esistono manuali e regole ISO per queste cose.
Non è una fantasia, ma un protocollo mondiale quello che c'è da fare
Ma, c'è un ma....che spiego;
- Ipotesi 1: se la causa radice è imputabile ad un difetto di processo (deriva di un robot o deriva di un uomo - Human error ), quindi ad un errore autogenerato e con responsabilità dirette, una casa produttrice si ravvede subito dal produrre e mandare pezzi avanti che poi dovrà richiamare e sanare in mano cliente perchè costerebbe di più, e ci sarebbero i danni di immagine; ma i costi vivi di ripristino sarebbero talmente alti che si potrebbe pure fallire!!!
La ditta degli airbags difettosi di cui Toyota era coinvolta, ha fallito!
- Ipotesi 2 : se la causa radice è imputabile ad un fornitore, che sottoposto a vincolo di qualità di fornitura, crea un problema, i costi gli vengono totalmente ribaltati, nella grande interezza e maggiorati secondo clausole contrattuali.
Ipotizziamo che LAMSAFE (la ditta del parabrezza) abbia ciuccato alcuni lotti di parabrezza, TOYOTA incurante del problema tanto non paga lei, ma il fornitore, ha lasciato montare, in piena consapevolezza del problema ormai noto, parabrezza fallati con due scopi; il primo fatturare; il secondo tanto paga Lamsafe, e l'immagine è salva perchè la gente pensa alla fama della qualità mondiale che noi (Toyota docet) abbiamo creato e quindi si fidano.
Vero è che molti non dicono niente di fronte ad un parabrezza rotto.
LA MALAFEDE;
primo perchè TOYOTA in piena confusione sulle cause della rottura, ma ricevendo info dalla strada, continuava a sfornare CHR a gò-gò. Dovevano bloccarle, fino a quando non emergeva la causa radice del problema;
secondo, tanto non pagando lei i maggiori costi, (ma Lamsafe ad esempio) ha preferito continuare a produrre e vendere e quindi a fatturare COL PROBLEMA ben evidente e noto, pur di fare cassa, minacciando il fornitore qualora non avesse ottemperato al risanamento globale.
Allora si evince, e per questo non danno una matricola chiara (vin) di break point del problema, che è stata gestita malissimo la cosa.
Anzi la malafede è anche tentare la sorte sperando che qualche parabrezza non si rompa, che qualcuno non legga il web e se lo va a cambiare da solo, pensando al sassolino vagante, ecc.
NON C'E stata da parte di TOYOTA nessun approccio professionale al problema.
Quindi siamo in malafede, punto e basta.
Chi ha inventato questi comportamenti di eccellente qualità e regole per la gestione di queste anomalie?
La Toyota anni e anni fa.