CONSIGLIO BOOSTER AVVIAMENTO RAV4 PLUGIN HYBRID

GABRIELE ORI TANZI

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Ciao a tutti!
A seguito della recente "disavventura", per fortuna finita più che bene, con la batteria della mia Rav4 Plugin Hybrid (vedi precedente discussione), mi sto chiedendo se non sia il caso di acquistare un booster da tenere a portata di mano in caso di futuri analoghe necessità. Qualcuno di voi ha esperienza per consigliarmi se avere un booster è effettivamente utile e quale tipo è più adatto per le caratteristiche della Rav4 Plugin Hybrid?
Grazie a tutti e buon weekend!!! :smile:
 
imho solo se é identico a quello del tizo che te l'ha fatta ripartire, nel sesno che essendo l'ibrido in garanzia decennale é sempre meglio nn pasticciarci
 
Per mettere in moto una Toyota ibrida non serve un mostro di booster. Basta qualche decina di A per portare l'auto in READY. I booster che usano le officine e i mezzi di scoorso stradale hanno correnti di picco di migliaia di A visto che devono rianimare anche dei grossi motori diesel che richiedono correnti di spunto molto elevate.
Su una Toyota Ibrida la batteria 12V in partenza deve giusto alimentare qualche centralina e far scattare i teleruttori che collegano la batteria ibrida all'inverter. Una volta che l'inverter è alimentato dalla batteria ibrida si occupa lui di fornire la tensione a 12V ai vari circuiti a bassa tensione ( oltre che ricaricare la batteria 12V )
Prendi un piccolo booster con batterie al litio: è sufficiente per avviare la tua Toyota e all'occorrenza può mettere in moto anche un'auto a benzina.
Ricordati che puoi usare i cavi attingendo corrente da un'altra auto se sei in panne ma non puoi usare la tua batteria per mettere in moto un'altra auto ( al limite potresti mettere in moto un'altra Toyota ibrida )
 
Grazie mille Quasar31, sinceramente un po’ mi meraviglia il fatto che Toyota, da decenni in prima linea per la ricerca sull’ ibrido, non abbia messo a punto un sistema per fare in modo che la batteria 12V possa essere mantenuta in efficienza con un minimo di energia erogata dalla batteria di trazione anche a vettura ferma….
Buona domenica!!! :smile::smile:
 
Ciao

Non sono problemi tecnici, sono problemi normativi e poi, se rimani a piedi con la batteria di servizio è solo un fastidio, se rimani a piedi con la batteria di trazione sono dolori.

Ciao Ciao, Moreno
 
Grazie mille Quasar31, sinceramente un po’ mi meraviglia il fatto che Toyota, da decenni in prima linea per la ricerca sull’ ibrido, non abbia messo a punto un sistema per fare in modo che la batteria 12V possa essere mantenuta in efficienza con un minimo di energia erogata dalla batteria di trazione anche a vettura ferma….
Buona domenica!!! :smile::smile:

Coame diceva Moreno1, se si scarica la batteria di trazione sono guai, perchè può essere ricaricata solo in officina con uno speciale caricabatterie che l'officina deve richiedere a Toyota Italia.
Inoltre per sicurezza tutto l'impianto ad alta tensoine viene isolato quando spegni l'auto. Quindi la batteria 12V non potrebbe venire caricata mentre l'auto è parcheggiata.
Probabilmente l'unico errore è un sottodimensionamento della batteria 12V alla luce dei servizi che comunque restano attivi ( es. ricevitore del sistema keyless e unità delegata ai servizi connessi )
 
Per mettere in moto una Toyota ibrida non serve un mostro di booster. Basta qualche decina di A per portare l'auto in READY. I booster che usano le officine e i mezzi di scoorso stradale hanno correnti di picco di migliaia di A visto che devono rianimare anche dei grossi motori diesel che richiedono correnti di spunto molto elevate.

io ho visto usare ctek (non propriamente booster ok) e ce li avevano di dfferente potenza per capirci dallo scooter al tir
 
Il marchio Ctek l'ho sempre sentito consigliato come caricabatterie. Ma non ho mai sentito parlare di booster di quel marchio.
Considerando lo scarso assorbimento necessario per l'avvio di una Toyota ibrida probabilmente anche un caricabatterie collegato alla 220V o alla batteria di un carroattezzi può bastare, ma in genere quando si parla di booster ci si riferisce a un oggetto portatile per avvaire l'auto quando non c'è accesso alla 220V.
In ogni caso eviterei di avviare l'auto con un caricabatterie dato che spesso funziona in modo impulsivo e non credo sia particolamente salutare per l'inverter. Al limite se si ha un box e un po' di tempo, con un caricabatterie si può dare una rinfrescata alla batteria, dandole quel minimo di carica per ruscire a portare l'auto in Ready. A sto punto ci pensa l'elettronica dell'auto a ricaricare la batteria ( nell'ipotesi che sia solo scarica e non giunta al termine della sua vita tecnica )
 
aggiorno avendo avuto un problemino col rav, ho usato un ctek mx5 (prestatomi) come booster, l'ho collegato all'apposita presa nella scatola fusibili e tutto è andato ok, perciò presumo che qualunque cosa abbia un sufficiente spunto sia ok

ora sto ragioando se prenderne uno di quelli "senza filo" (li fa anche la ctek) che di fatto sono come degli enormi power bank, da tenere in bagaglio e usarli alla bisogna, ma non ho capito che marca comprare...
 
Ultima modifica:
Dopo qualche disamina, ho deciso di prendere l’Hulkman alpha 85s che ha ottima fattura e funge anche da powerbank. Così sono a posto con tutto il gruppo famiglia
 
Io ho un booster portatile della Noco (non ho sottomano la sigla) ma l’auto più problematica che ho fatto ripartire e’ un 2000 cc Diesel !
Quindi confido che per una auto plug-in ne avanza !
Avevo letto che sono riusciti a far ri-partire una Toyota Prius Plug-In con problemi alla batteria da 12 Volt … con una serie di batterie AA (8/9 pezzi) messe in serie !
Quindi la potenza necessaria e’ proprio modesta !
Ciao Marcos.
 
Io ho un booster portatile della Noco (non ho sottomano la sigla) ma l’auto più problematica che ho fatto ripartire e’ un 2000 cc Diesel !
Quindi confido che per una auto plug-in ne avanza !
Avevo letto che sono riusciti a far ri-partire una Toyota Prius Plug-In con problemi alla batteria da 12 Volt … con una serie di batterie AA (8/9 pezzi) messe in serie !
Quindi la potenza necessaria e’ proprio modesta !
Ciao Marcos.
Ciao Marcos! :smile:
È così, me lo dicevano anche in officina; serve solo la quantità di energia necessaria ad avviare il sistema ibrido, poi è sufficiente guidare per una ventina di km e la batteria è carica.
 
Volendo basta stare anche fermi in ready un'oretta in un luogo areato. Tanto la ricarica non dipende dall'uso del motore termico.
La necessità di farlo in luogo areato dipende dal fatto che di tanto in tanto il termico verrà avviato per caricare la batteria di trazione.
 
Comunque questi nuovi booster sono tutti o quasi con batterie al Litio … quindi sono molto compatti e necessitano di una ricarica una/due volte all’anno per tenerli pronti per qualsiasi evenienza !
 
esatto sono le stesse cose che hanno detto a me,

il problema però è capire se la batteria da 12v dispone di capacità residua o meno altrimenti potrebbe ricapitare la panne, anche se mi dicono (ma non ho sufficiente esperienza per capirlo) che il sistema di controllo e ricarica della batteria 12v ha un funzionamento in tutto e per tutto uguale a quello che farebbe un comune ctek.
 
Io una/due volte all’anno vado dal mio elettrauto … ha uno strumento per vedere lo stato della batteria, è una specie di tester dedicato ! Volendo se ne può acquistare uno non professionale a prezzi esigui … ma visto l’uso che se ne fa, non so quanto il gioco vale la candela !
 
Io una/due volte all’anno vado dal mio elettrauto … ha uno strumento per vedere lo stato della batteria, è una specie di tester dedicato ! Volendo se ne può acquistare uno non professionale a prezzi esigui … ma visto l’uso che se ne fa, non so quanto il gioco vale la candela !
In effetti ho visto che sono disponibili diverse marche di caricabatteria dal costo medio sui 50 € che hanno anche la funzione di controllo stato batteria e, in alcuni casi, anche di "ripristino" della stessa. Visto che c'ero ho preso anche il Sigma 5, sempre di Hulkman, che ha anche questa funzione.
 
Però i caricatori con funzione di desolfatazione e rigenerazione della batteria non sono esattamente il massimo da collegare ad una batteria che è pur sempre attaccata a delicati circuiti elettronici.
Questi sistemi di rigenerazione della batteria sparano degli impulsi di tensione più elevata e magari l'inverter potrebbe non gradire.
 
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