Il motore è un moto ciclico, l'alternatore no, Pertanto non andranno mai d'accordo, se non li separi tra di loro. Mi spiego meglio: se andiamo ad analizzare istante per istante il motore malgrado avendo il rilascio di energia da parte del volano, ha continue accelerazione e decelerazione tra una fase attiva e l'altra che si traduce in vibrazioni. Se ha questo continuo pendolino aggiungo una massa in rotazione come lo sono gli alternatori odierni che sviluppano più o meno 150 Ah si avranno dei continui strappi e cioè nell'attimo in cui il motore rallenta, l'alternatore tende a conservare la sua energia dovuta alla sua massa e tende a tirare la cinghia che a sua volta grava sul tendicinghia e di conseguenza sulla puleggia e poi sull'albero a gomiti e così via. La sessa cosa avviene se traino una macchina con un cavo rigido e avendo degli scossoni al momento che questa vada in forza, ma se aggiungo una molla o parastrappi non riceverò i suddetti scossoni che possono portare al collasso della struttura. Per questo la "Ina" nel 1990 ha inventato il dispositivo a ruota libera alternatore che permette di far girare quest'ultimo liberamente anche ad una velocità maggiore di quella trasmessa dal motore. Da quando l'ho istallata, non ho più visto il tendicinghia oscillare, annullando vibrazioni e rumori inutili. Sulle vetture BMW sono state installate sin dall'origine e solamente una determinata tiratura di queste non erano dotate, ma riconosciute ed aggiunte successivamente a causa di continue e precoci rotture delle puleggie albero a gomiti. Il nostro motore è l'N47 e pur essendo uguale in pregi e difetti, proviene dalle mini countryman e non so per quale motivo sono sprovvisti della ruota libera alternatore (forse per questioni di spazio) e la cinghia che passa dalle 6 gole dei modelli bavaresi alle cinque di Mini e Toyota.