Acquisto Bando Incentivi/contributi Regione Lombardia 2019 - Pratica commerciale scorretta? Pubblicità Ingannevole?

redsun70

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Un saluto a tutti i membri del forum, chiedo aiuto a tutti coloro che hanno acquistato e immatricolato nel 2019 una Toyota Yaris Hybrid confidando nel Bando Rinnova Autovetture della Regione Lombardia, ovvero per usufruire dei contributi per la sostituzione di autoveicoli inquinanti con veicoli a basso impatto ambientale destinati al trasporto di persone e rivolto a soggetti privati residenti nella Regione Lombardia.
Il mio problema è il seguente...
Dopo aver acquistato una Toyota Yaris Hybrid (immatricolata a gennaio 2019), In data 18.10.2019 ho presentato, in tempo utile, la domanda di partecipazione al Bando Regionale in titolo.
Mi era stato assicurato dal concessionario che la Toyota Yaris Hybrid rientrava nella categoria dei veicoli che potevano beneficiare di un contributo a fondo perso di 3.000 Euro erogato dalla Regione Lombardia.
Sul web erano presenti le campagne promozionali di più concessionari Toyota della Lombardia che pubblicizzavano la seguente tabella:
tabella_toy_lex.jpg

Nonostante questo, il 13.10.2019 ho ricevuto dalla Regione Lombardia il "Preavviso di Rigetto" della mia domanda per il contributo.
Nel "Preavviso", la Regione sostiene che il valore di emissione degli ossidi di azoto NOx in ciclo RDE (Real Driving Emissions) del veicolo da me acquistato è superiore a 126 mg/Km e di conseguenza non mi spetterebbe alcun incentivo.
La concessionaria Toyota dove ho acquistato l'auto non è stata in grado di fornirmi alcun documento che dimostrasse il contrario di quanto sostenuto dalla Regione Lombardia ma mi ha solo fornito un indirizzo email Toyota dove chiedere assistenza per il mio problema.
Ho subito scritto a tale indirizzo ma alla mia prima email non ho mai ricevuto una risposta.
Toyota Motor Italia S.p.A. mi ha invece risposto dopo averli contattati tramite la loro pagina web "Chiedi a Toyota" e dopo averli sollecitati tramite il numero verde del Servizio Clienti.
La risposta di Toyota è questa:
"Gentile Sig. ________, in riferimento alla sua nota, desideriamo in prima istanza ringraziarla per l'attenzione riservata al nostro Marchio e ai nostri Prodotti.
Relativamente alla sua segnalazione, desideriamo informarla che la vettura è Euro 6AD, quindi WLTP ma non è testata RDE, pertanto l'incentivo non è applicabile.
Rimanendo a sua disposizione per ulteriori evenienze, cogliamo l'occasione per porgere i nostri più cordiali saluti".
Precisando che la mia Yaris Hybrid è il modello Yaris 5p 1.5 HSD (100 CV) E-CVT Hybrid Trend (Serie 3 - My18+) riportante sulla carta di circolazione la classe EURO 6C (pubblicizzata da Toyota anche come Euro 6.2), cerco da voi un aiuto per le rispondere alle mie seguente domande:

1 - C'è qualche altro membro del forum che si trova nelle mie stesse condizioni?
2 - Nel corso dell'anno 2019 è uscita una motorizzazione della Yaris Hybrid (diversa dalla mia) che rientra effettivamente nei requisiti del Bando Regionale e spiegherebbe così l'arcano?
3 - In caso di risposta negativa alla precedente domanda, posso affermare che Toyota è colpevole di pratica commerciale scorretta e/o pubblicità ingannevole?
4 - Perché Toyota mi dice che la mia vettura è Euro 6AD, cosa vuole dire? (la mia carta di circolazione riporta Euro 6C)
5 - Cosa vuol dire Euro 6.2?
6 - E' possibile che Toyota non abbia ancora testato la Yaris Hybrid secondo il ciclo RDE? (non riesco a trovare in rete nessun dato al riguardo)

Ringrazio in anticipo chiunque avrà voglia di rispondere alle mie domande.
Buona serata a tutti.
 
Estrapolo da un un'articolo letto ciò che ti sarà utile per capire la tua situazione....

Tempi duri per gli automobilisti, che nel comprare la macchina nuova non devono fare i conti solamente con il portafogli, ma anche con la legge, sempre più severa con le vetture. Il dieselgate, e l’onda lunga che ne è seguita, ha determinato un giro di vite, accelerando l'introduzione di procedure di omologazione più restrittive e favorendo, specialmente nelle grandi città, blocchi alla circolazione dei modelli meno virtuosi.

Una giungla di codici. Così è caccia all'auto Euro 6, la classe più evoluta in questo senso. In vigore dal settembre 2014 per le auto di nuova omologazione, questa normativa europea non muta i limiti di emissione di monossido di carbonio (CO) e particolato (PM) rispetto ai già bassi livelli previsti dalle precedenti Euro 5, ma riduce quelli di ossidi di azoto (NOx) per le diesel e introduce anche per le benzina a iniezione diretta una soglia sul numero di particelle di polveri sottili, dieci volte più alta di quella già prescritta dalle Euro 5 per le diesel. Da notare, però, che le Euro 6 si sono evolute nel tempo in diverse sottoclassi (Euro 6, Euro 6b, c, d-Temp), che prevedono tempistiche operative e standard omologativi differenti in base ai quali un'auto Euro 6 non è uguale all'altra, e, a seconda dei casi, potrà circolare più o meno a lungo nelle zone soggette a restrizioni (Milano, per esempio, pianifica di vietare l'accesso all’Area B ai diesel Euro 6 b e c già da ottobre 2025). Facciamo dunque chiarezza sulle varie normative, da quando sono valide e cosa comportano. In tutto ciò, occhio alle sigle, che per alcune case automobilistiche rispondono a una nomenclatura differente (Euro 6.2, Euro 6.3, ecc).

Euro 6: cosa cambia tra a e b? L'Euro 6 è un parametro che riguarda tutti i veicoli immatricolati da gennaio 2016. In base al quale i benzina sono tenuti a contenere entro il limite di 1 g/km le emissioni di CO, di 0,06 g/km gli NOx e (solo per i motori a iniezione diretta) di 0,005 g/km il particolato, mentre i diesel devono fermarsi rispettivamente a 0,5 g/km, 0,08 e 0,005.

Euro 6c. La normativa Euro 6c, obbligatoria per le auto che sono state omologate a partire da settembre 2017 e per tutte quelle immatricolate da settembre 2018, non tocca tanto le vetture a gasolio, quanto quelle a benzina a iniezione diretta. A queste è imposta una riduzione delle emissioni di particolato (da 6.000 a 600 miliardi di particelle per chilometro) allo stesso livello già previsto per le diesel sin dalle Euro 5b, il che ha costretto i costruttori a installare il filtro antiparticolato anche su molti modelli che si riforniscono alla pompa verde. Ma la vera modifica introdotta con la Euro 6c sta nel metodo. Per la prima volta, infatti, si ricorre al nuovo ciclo di omologazione Wltp (al quale dal 1 settembre 2018 tutti si devono attenere) e alla prova su strada Rde (acronimo di Real driving emissions), ma solo per il monitoraggio delle emissioni.

Euro 6d-temp (o Euro 6.2) e Euro 6d (o Euro 6.3). Valida per le omologazioni a partire da settembre 2018, ma obbligatoria per tutte le auto immatricolate dal 1° settembre 2019, l'Euro 6d-temp affianca alle prove di laboratorio la misurazione delle emissioni su strada attraverso la procedura Rde, ma solo per gli ossidi di azoto e il numero di particelle di particolato. Si stabilisce qui una soglia di tolleranza tra i dati rilevati nel ciclo in laboratorio e in quello su strada: la differenza può essere al massimo del 110%, a partire da un limite, relativo agli NOx, di 60 mg/km per i benzina e di 80 mg/km per i diesel in laboratorio, che quindi si traducono in 126 mg/km per i benzina e 168 mg/km per i diesel su strada. Uno scarto che, con la futura omologazione Euro 6d al via da gennaio 2020, si abbasserà fino al 50%, con limiti ai NOx sempre più bassi sia per i motori a benzina che per quelli a gasolio.

....quindi, riportando il tutto al tuo caso, la regione ti ha specificato che richiedeva che l'auto rispettasse l'euro 6 avente l'omologazione con procedura Rde (ossia consumi ed emissioni non al banco prova come in precedenza ma in condizioni reali) ed inoltre che non doveva superare certi limiti (126).

Secondo il mio punto di vista, per ignoranza burocratica e per affidarti ad una sola campana (il rivenditore), hai commesso lo stesso errore che tutti noi commettiamo in tante altre cose e settori che riguarda questo argomento (la burocrazia) perché se prima di comprare l'auto ti saresti rivolto alla regione per chiarimenti, ti avrebbero detto non solo che euro 6 era necessario per avere l'incentivo ma anche i limiti da non superare visto che se si rientra nell'euro 6 avente Rde ,ciò non basta (oggi anche un Ferrari è obbligata a rientrare nell'euro 6d temp, ma giustamente avendo un 12 cilindri di 6.5 di cilindrata supera i 126 e quindi non si può avere l'incentivo per comprarlo) e quindi dopo ti saresti informato presso il rivenditore a se la yaris rispettasse il tutto e così potevi decidere.

Per toglierti altri dubbi, controlla il libretto dell'auto e vedi da lì a che euro 6 appartiene.
 
Ultima modifica:
Estrapolo da un un'articolo letto ciò che ti sarà utile per capire la tua situazione....

Tempi duri per gli automobilisti, che nel comprare la macchina nuova non devono fare i conti solamente con il portafogli, ma anche con la legge, sempre più severa con le vetture. Il dieselgate, e l’onda lunga che ne è seguita, ha determinato un giro di vite, accelerando l'introduzione di procedure di omologazione più restrittive e favorendo, specialmente nelle grandi città, blocchi alla circolazione dei modelli meno virtuosi.

Una giungla di codici. Così è caccia all'auto Euro 6, la classe più evoluta in questo senso. In vigore dal settembre 2014 per le auto di nuova omologazione, questa normativa europea non muta i limiti di emissione di monossido di carbonio (CO) e particolato (PM) rispetto ai già bassi livelli previsti dalle precedenti Euro 5, ma riduce quelli di ossidi di azoto (NOx) per le diesel e introduce anche per le benzina a iniezione diretta una soglia sul numero di particelle di polveri sottili, dieci volte più alta di quella già prescritta dalle Euro 5 per le diesel. Da notare, però, che le Euro 6 si sono evolute nel tempo in diverse sottoclassi (Euro 6, Euro 6b, c, d-Temp), che prevedono tempistiche operative e standard omologativi differenti in base ai quali un'auto Euro 6 non è uguale all'altra, e, a seconda dei casi, potrà circolare più o meno a lungo nelle zone soggette a restrizioni (Milano, per esempio, pianifica di vietare l'accesso all’Area B ai diesel Euro 6 b e c già da ottobre 2025). Facciamo dunque chiarezza sulle varie normative, da quando sono valide e cosa comportano. In tutto ciò, occhio alle sigle, che per alcune case automobilistiche rispondono a una nomenclatura differente (Euro 6.2, Euro 6.3, ecc).

Euro 6: cosa cambia tra a e b? L'Euro 6 è un parametro che riguarda tutti i veicoli immatricolati da gennaio 2016. In base al quale i benzina sono tenuti a contenere entro il limite di 1 g/km le emissioni di CO, di 0,06 g/km gli NOx e (solo per i motori a iniezione diretta) di 0,005 g/km il particolato, mentre i diesel devono fermarsi rispettivamente a 0,5 g/km, 0,08 e 0,005.

Euro 6c. La normativa Euro 6c, obbligatoria per le auto che sono state omologate a partire da settembre 2017 e per tutte quelle immatricolate da settembre 2018, non tocca tanto le vetture a gasolio, quanto quelle a benzina a iniezione diretta. A queste è imposta una riduzione delle emissioni di particolato (da 6.000 a 600 miliardi di particelle per chilometro) allo stesso livello già previsto per le diesel sin dalle Euro 5b, il che ha costretto i costruttori a installare il filtro antiparticolato anche su molti modelli che si riforniscono alla pompa verde. Ma la vera modifica introdotta con la Euro 6c sta nel metodo. Per la prima volta, infatti, si ricorre al nuovo ciclo di omologazione Wltp (al quale dal 1 settembre 2018 tutti si devono attenere) e alla prova su strada Rde (acronimo di Real driving emissions), ma solo per il monitoraggio delle emissioni.

Euro 6d-temp (o Euro 6.2) e Euro 6d (o Euro 6.3). Valida per le omologazioni a partire da settembre 2018, ma obbligatoria per tutte le auto immatricolate dal 1° settembre 2019, l'Euro 6d-temp affianca alle prove di laboratorio la misurazione delle emissioni su strada attraverso la procedura Rde, ma solo per gli ossidi di azoto e il numero di particelle di particolato. Si stabilisce qui una soglia di tolleranza tra i dati rilevati nel ciclo in laboratorio e in quello su strada: la differenza può essere al massimo del 110%, a partire da un limite, relativo agli NOx, di 60 mg/km per i benzina e di 80 mg/km per i diesel in laboratorio, che quindi si traducono in 126 mg/km per i benzina e 168 mg/km per i diesel su strada. Uno scarto che, con la futura omologazione Euro 6d al via da gennaio 2020, si abbasserà fino al 50%, con limiti ai NOx sempre più bassi sia per i motori a benzina che per quelli a gasolio.

....quindi, riportando il tutto al tuo caso, la regione ti ha specificato che richiedeva che l'auto rispettasse l'euro 6 avente l'omologazione con procedura Rde (ossia consumi ed emissioni non al banco prova come in precedenza ma in condizioni reali) ed inoltre che non doveva superare certi limiti (128).

Secondo il mio punto di vista, per ignoranza burocratica e per affidarti ad una sola campana (il rivenditore), hai commesso lo stesso errore che tutti noi commettiamo in tante altre cose e settori che riguarda questo argomento (la burocrazia) perché se prima di comprare l'auto ti saresti rivolto alla regione per chiarimenti, ti avrebbero detto non solo che euro 6 era necessario per avere l'incentivo ma anche i limiti da non superare visto che se si rientra nell'euro 6 avente Rde ,ciò non basta (oggi anche un Ferrari è obbligata a rientrare nell'euro 6d temp, ma giustamente supera i 128 e quindinon si può avere l'incentivo per comprarlo) e quindi dopo ti saresti informato presso il rivenditore a se la yaris rispettasse il tutto e così potevi decidere.

Per toglierti altri dubbi, controlla il libretto dell'auto e vedi da lì a che euro 6 appartiene.

Grazie joe, avevo già letto anch'io l'articolo ma non ha fatto altro che aumentare i miei dubbi...

Sì, hai ragione... avrei potuto sentire la Regione prima di acquistare l'auto ma non è detto che avrei ottenuto una risposta chiara... penso anche che lo stesso Bando contenga degli errori in merito alla definizione delle Emissioni NOx in Ciclo RDE...
Tieni anche presente che le risorse stanziate da Regione Lombardia non sono per tutti, chi prima arriva, meglio alloggia... il bando è stato aperto il 15 ottobre e doveva terminare il 30 settembre 2020... peccato che è stato invece chiuso in anticipo già il 29 novembre per esaurimento delle risorse stanziate...

Uno dei tanti problemi è che il dato di NOx in ciclo RDE non è di facile reperibilità... la Regione stessa mi ha scritto:
"Si ricorda che i valori di emissione di NOx, determinati con il ciclo di guida europeo per le omologazioni RDE (Real Drive Emissions) riferiti all’intero percorso, normalmente non sono riportati nel libretto di circolazione (non sono quelli riportati al rigo V.3 che sono riferiti al ciclo di test di laboratorio) e in caso siano presenti possono essere riportati tra i dati inseriti nel terzo foglio. Possono invece essere reperiti tra i dati di omologazione del veicolo in possesso delle case costruttrici raccolti all’interno del Certificato di Conformità (rigo 48.2). In mancanza di tale valore si fa riferimento al valore massimo consentito dalla classe emissiva di omologazione del veicolo in base alla sua alimentazione, fermo restando che le prove in condizioni di RDE sono previste a partire dalle classi emissive Euro 6D-temp e Euro 6D".
Ho chiesto il Certificato di Conformità del veicolo a Toyota ma fanno orecchie da mercante...

Inoltre il Bando stesso cita:
"Le case costruttrici dei veicoli mettono a disposizione dei concessionari i valori di emissione degli inquinanti sopra riportati oppure gli elenchi delle autovetture incentivabili evidenziando per ogni modello il rispettivo importo di contributo attribuibile in base alle emissioni verificate in fase di omologazione.
I soggetti privati che intendono acquistare un’autovettura incentivabile ai sensi del presente bando possono quindi rivolgersi ai concessionari per conoscere i modelli con i relativi importi incentivabili o consultare direttamente gli elenchi resi disponibili dalle case costruttrici sui rispettivi siti"... ed è quello che ho fatto... sbagliando...

Tornando all'articolo che mi hai segnalato, come ho già scritto nel mio precedente post, sulla mia carta di circolazione è riportata la classe Euro 6C ma nelle brochure Toyota dichiara che l'auto è una Euro 6C (6.2)... e secondo l'articolo che mi hai riportato, l'Euro 6.2 corrisponde all'Euro 6D-Temp, dove alle prove di laboratorio si affianca la misurazione delle emissioni su strada attraverso la procedura RDE per gli ossidi di azoto e il numero di particelle di particolato.

E' un gran casino...
 
A sto punto, leggendo più volte non solo ciò che ha detto la regione, la Toyota ma anche l'articolo sulla classificazione degli euro 6, anche a me mi viene un dubbio:
su che cosa si basa l'aver superato il limite dei 126mg/km di NOx ?
ossia se non appartiene all'euro 6 giusta come dice Toyota (perché in questo caso,secondo l'articolo, lauto invece di euro 6c doveva essere euro 6d-temp perché con essa si stabilisce una soglia di tolleranza tra i dati rilevati nel ciclo in laboratorio e in quello su strada: la differenza può essere al massimo del 110%, a partire da un limite, relativo agli NOx, di 60 mg/km per i benzina e di 80 mg/km per i diesel in laboratorio, che quindi si traducono in 126 mg/km per i benzina e 168 mg/km per i diesel su strada) oppure se l'auto, così come fa intendere la regione, consuma troppo (come l'esempio che ho fatto io sul Ferrari) e quindi supera i 126mg/km di NOx in quanto, di mia conoscenza , so che gli incentivi si dividono pure per una certa classificazione in quanto chiaramente una Ferrari produce più mg/km di NOx rispetto ad un'utilitaria pur rimanendo entrambe nello stesso euro 6d-temp

Nel "Preavviso", la Regione sostiene che il valore di emissione degli ossidi di azoto NOx in ciclo RDE (Real Driving Emissions) del veicolo da me acquistato è superiore a 126 mg/Km e di conseguenza non mi spetterebbe alcun incentivo......

.... La risposta di Toyota è questa: Relativamente alla sua segnalazione, desideriamo informarla che la vettura è Euro 6AD, quindi WLTP ma non è testata RDE, pertanto l'incentivo non è applicabile.

Precisando che la mia Yaris Hybrid è il modello Yaris 5p 1.5 HSD (100 CV) E-CVT Hybrid Trend (Serie 3 - My18+) riportante sulla carta di circolazione la classe EURO 6C (pubblicizzata da Toyota anche come Euro 6.2), cerco da voi un aiuto per le rispondere alle mie seguente domande:

2 - Nel corso dell'anno 2019 è uscita una motorizzazione della Yaris Hybrid (diversa dalla mia) che rientra effettivamente nei requisiti del Bando....
4 - Perché Toyota mi dice che la mia vettura è Euro 6AD, cosa vuole dire? (la mia carta di circolazione riporta Euro 6C)
5 - Cosa vuol dire Euro 6.2?



Euro 6c. La normativa Euro 6c, obbligatoria per le auto che sono state omologate a partire da settembre 2017 e per tutte quelle immatricolate da settembre 2018, non tocca tanto le vetture a gasolio, quanto quelle a benzina a iniezione diretta. A queste è imposta una riduzione delle emissioni di particolato (da 6.000 a 600 miliardi di particelle per chilometro) allo stesso livello già previsto per le diesel sin dalle Euro 5b, il che ha costretto i costruttori a installare il filtro antiparticolato anche su molti modelli che si riforniscono alla pompa verde. Ma la vera modifica introdotta con la Euro 6c sta nel metodo. Per la prima volta, infatti, si ricorre al nuovo ciclo di omologazione Wltp (al quale dal 1 settembre 2018 tutti si devono attenere) e alla prova su strada Rde (acronimo di Real driving emissions), ma solo per il monitoraggio delle emissioni.

Euro 6d-temp (o Euro 6.2) e Euro 6d (o Euro 6.3). Valida per le omologazioni a partire da settembre 2018, ma obbligatoria per tutte le auto immatricolate dal 1° settembre 2019, l'Euro 6d-temp affianca alle prove di laboratorio la misurazione delle emissioni su strada attraverso la procedura Rde, ma solo per gli ossidi di azoto e il numero di particelle di particolato. Si stabilisce qui una soglia di tolleranza tra i dati rilevati nel ciclo in laboratorio e in quello su strada: la differenza può essere al massimo del 110%, a partire da un limite, relativo agli NOx, di 60 mg/km per i benzina e di 80 mg/km per i diesel in laboratorio, che quindi si traducono in 126 mg/km per i benzina e 168 mg/km per i diesel su strada. Uno scarto che, con la futura omologazione Euro 6d al via da gennaio 2020, si abbasserà fino al 50%, con limiti ai NOx sempre più bassi sia per i motori a benzina che per quelli a gasolio.

Rispondo poi a qualche tua domanda:
2. e 5. Euro 6d temp, ossia euro 6.2 ,è obbligatoria venderla dal 1 settembre 19 quindi dopo la tua che di fatti è un euro 6c visto che l'hai preso, se non erro, a gennaio 19. Ora o non era disponibile perché non la facevano proprio la euro 6dtemp a gennaio oppure, se la facevano visto ciò che ti ha detto il veditore, ti hanno rifilato il modello vecchio visto le giacenze da smaltire...e questo forse risponde ad un'altra tua domanda...

Edit: appena ho pubblicato questo post ho visto che mi avevi risposto...purtroppo non l'ho vista quindi questo post non tiene in considerazione il tuo ultimo post...
 
Grazie joe, avevo già letto anch'io l'articolo ma non ha fatto altro che aumentare i miei dubbi...

Sì, hai ragione... avrei potuto sentire la Regione prima di acquistare l'auto ma non è detto che avrei ottenuto una risposta chiara... penso anche che lo stesso Bando contenga degli errori in merito alla definizione delle Emissioni NOx in Ciclo RDE...
Tieni anche presente che le risorse stanziate da Regione Lombardia non sono per tutti, chi prima arriva, meglio alloggia... il bando è stato aperto il 15 ottobre e doveva terminare il 30 settembre 2020... peccato che è stato invece chiuso in anticipo già il 29 novembre per esaurimento delle risorse stanziate...

Uno dei tanti problemi è che il dato di NOx in ciclo RDE non è di facile reperibilità... la Regione stessa mi ha scritto:
"Si ricorda che i valori di emissione di NOx, determinati con il ciclo di guida europeo per le omologazioni RDE (Real Drive Emissions) riferiti all’intero percorso, normalmente non sono riportati nel libretto di circolazione (non sono quelli riportati al rigo V.3 che sono riferiti al ciclo di test di laboratorio) e in caso siano presenti possono essere riportati tra i dati inseriti nel terzo foglio. Possono invece essere reperiti tra i dati di omologazione del veicolo in possesso delle case costruttrici raccolti all’interno del Certificato di Conformità (rigo 48.2). In mancanza di tale valore si fa riferimento al valore massimo consentito dalla classe emissiva di omologazione del veicolo in base alla sua alimentazione, fermo restando che le prove in condizioni di RDE sono previste a partire dalle classi emissive Euro 6D-temp e Euro 6D".
Ho chiesto il Certificato di Conformità del veicolo a Toyota ma fanno orecchie da mercante...

Inoltre il Bando stesso cita:
"Le case costruttrici dei veicoli mettono a disposizione dei concessionari i valori di emissione degli inquinanti sopra riportati oppure gli elenchi delle autovetture incentivabili evidenziando per ogni modello il rispettivo importo di contributo attribuibile in base alle emissioni verificate in fase di omologazione.
I soggetti privati che intendono acquistare un’autovettura incentivabile ai sensi del presente bando possono quindi rivolgersi ai concessionari per conoscere i modelli con i relativi importi incentivabili o consultare direttamente gli elenchi resi disponibili dalle case costruttrici sui rispettivi siti"... ed è quello che ho fatto... sbagliando...

Tornando all'articolo che mi hai segnalato, come ho già scritto nel mio precedente post, sulla mia carta di circolazione è riportata la classe Euro 6C ma nelle brochure Toyota dichiara che l'auto è una Euro 6C (6.2)... e secondo l'articolo che mi hai riportato, l'Euro 6.2 corrisponde all'Euro 6D-Temp, dove alle prove di laboratorio si affianca la misurazione delle emissioni su strada attraverso la procedura RDE per gli ossidi di azoto e il numero di particelle di particolato.

E' un gran casino...

Come ho detto anch'io, tutti noi commettiamo gli stessi errori in fatto di burocrazia in vari altri settori anzi, ancor peggio per le volte che pure chi di mestiere e dovrebbe intendere del proprio lavoro poi per sue ignoranze ci costringe ad andare più volte su e giù per gli stessi uffici visto gli errori che commettono..cosa che probabilmente ti sarebbe successo a se saresti andato prima in regione perche poi ci saresti ritornato di nuovo portandoi i dati della yaris per essere sicuro di rientrarci o meno visto che ti hanno detto che ci rientravib(infatti, ti hanno risposto negativamente ad auto comprata) ...quindi, è proprio questo paese strutturato burocraticamente in questo modo e che ha pure tanti impiegati non all'altezza di quel che fanno nonché ad avere tanti che ci provano o a far i furbi oppure a scaricare il barile su qualcun altro...
Poi , per il resto, è vero ch'è tutto un casino così come si sono incasinati pure in Toyota stessa visto che in brochure avevano dato il 6.2 all'euro 6 c ....da quel che so io, e come dice pure l'articolo, il 6.2 (o 6d temp) è obbligatoria dal 1 sett 19 però era facoltativa già dal '18 quindi ora bisogna vedere, nel tuo caso, se veramente c'era e quindi te la potevano dare, oppure si sono impallinati pure loro imbrogliando le prove wltp del euro 6c con le Rde dell'euro 6.2 ....però strano, la regione lo sapeva e ti ha risposto mentre Toyota nel vendere la tua auto no?
Comunque ad oggi visto che il 6d temp (o 6.2) è d'obbligo, non credo ci si possano fare più certi errori quindi credo che il casino era soprattutto per quel periodo intermedio....
 
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... omissis ...
Poi , per il resto, è vero ch'è tutto un casino così come si sono incasinati pure in Toyota stessa visto che in brochure avevano dato il 6.2 all'euro 6 c ....da quel che so io, e come dice pure l'articolo, il 6.2 (o 6d temp) è obbligatoria dal 1 sett 19 però era facoltativa già dal '18 quindi ora bisogna vedere, nel tuo caso, se veramente c'era e quindi te la potevano dare, oppure si sono impallinati pure loro imbrogliando le prove wltp del euro 6c con le Rde dell'euro 6.2 ....però strano, la regione lo sapeva e ti ha risposto mentre Toyota nel vendere la tua auto no?
Comunque ad oggi visto che il 6d temp (o 6.2) è d'obbligo, non credo ci si possano fare più certi errori quindi credo che il casino era soprattutto per quel periodo intermedio....

Ciao joe, spero di trovare qualcuno che mi smentisca ma dopo aver ricevuto il "Preavviso di Rigetto" da parte della Regione, sono andato dalla concessionaria anche per appurare se nel corso dell'anno era cambiata la motorizzazione della Yaris Hybrid... il venditore mi ha mostrato la carta di circolazione di una Yaris Hybrid immatricolata a dicembre 2019 pronta per il ritiro da parte del cliente... era esattamente come la mia... Euro 6C e con gli stessi valori di emissione...
Se vai sul sito web di Toyota vedrai che ancora oggi non parlano di Yaris Hybrid Euro 6D-Temp ma solo di Euro (6.2)... poi sulla carta di circolazione ti ritrovi la classe di emissione Euro 6C...
 
Ciao joe, spero di trovare qualcuno che mi smentisca ma dopo aver ricevuto il "Preavviso di Rigetto" da parte della Regione, sono andato dalla concessionaria anche per appurare se nel corso dell'anno era cambiata la motorizzazione della Yaris Hybrid... il venditore mi ha mostrato la carta di circolazione di una Yaris Hybrid immatricolata a dicembre 2019 pronta per il ritiro da parte del cliente... era esattamente come la mia... Euro 6C e con gli stessi valori di emissione...
Se vai sul sito web di Toyota vedrai che ancora oggi non parlano di Yaris Hybrid Euro 6D-Temp ma solo di Euro (6.2)... poi sulla carta di circolazione ti ritrovi la classe di emissione Euro 6C...

Ci sono altre sigle oltre 6C? Strano, proprio non capisco questa situazione.
 
Allora, che la tua sia cosi, credo che sia anche plausibile visto che non era entrata in vigore la 6d temp che ripeto, era facoltativa dal '18 fino ad agosto 19 ma era un un'obbligo per le auto di produzione nuova dal 1 settembre '19 e questo è la legge e non parere mio. Se poi le auto nuove Toyota prodotte (e non vendute ch'è diverso) dopo il 1 settembre la situazione è come dal tuo libretto, ci deve essere qualcosa che non va perché a me conti non tornano....sei sicuro che sul libretto che hai visto dell'auto nuova hai visto la data di produzione (e non di immatricolazione ch'è quando è stata targata) ch'era dopo il 1 settembre? perché non è che non le possono vendere le auto di giacenza e che non possono più produrle (rivolto al costruttore) dopo quella data...quindi, in molti casi, tocca all'acquirente espressamente richiederle così come accade quando appena entra in produzione la seconda serie di un modello e dove di solito nel periodo a cavallo tra la fine della prima e l'inizio della seconda uno richiede espressamente il modello nuovo oppure, essendoci anche forti sconti sulla vecchia per liberarsi delle giacenze, si può richiedere la vecchia se non addirittura viene proposta dal rivenditore proprio per liberarsi delle giacenze...
 
Ultima modifica:
Domani torno in concessionaria per assicurarmene... grazie
Ricordati, data di produzione dell'auto (ossia quando è uscita dalla fabbrica) deve essere uguale o dopo la data 1 settembre 19 ed in questo caso è d'obbligola 6d temp e questo succede non solo in Italia.
La data di immatricolazione (ossia quando viene targata ed intestata al nuovo proprietario ) è diverso e spesso, visto che le concessionarie sono obbligate a prendere uno stock di auto all'anno per mantenere il marchio a prescindere dagli ordini, può passare pure 6 mesi dalla data di produzione rispetto alla data d'immatricolazione visto che l'auto è stata prodotta, trasportata e fermata "a deposito" da qualche parte oppure perché lo stock non è stato smaltito creando giacenze e così partono anche gli sconti di fine anno per liberarsene. Dove sto io c'è il porto che ha non so quante auto nuove ferme di vari marchi per mesi e mesi prima che il bilico li porta via per essere messe poi a deposito da qualche parte (di solito nel retro della concessionaria)e pronte per essere vendute. E chiaro che non succede sempre visto che succede pure che tocca aspettare mesi che arriva visto che come la si vuole non è disponibile, però succede.

Spesso quindi si confondono queste date.
 
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Proverò a chiedere ma la data esatta di produzione del veicolo non penso sia facilmente reperibile... si potrebbe risalire dal numero di telaio (il codice VIN) ma nel web non trovo un sito che non sia a pagamento dove reperire le informazioni che mi servono... vediamo cosa mi diranno in concessionaria... Grazie joe
 
Proverò a chiedere ma la data esatta di produzione del veicolo non penso sia facilmente reperibile... si potrebbe risalire dal numero di telaio (il codice VIN) ma nel web non trovo un sito che non sia a pagamento dove reperire le informazioni che mi servono... vediamo cosa mi diranno in concessionaria...
Si, tocca al concessionario...hanno tutti i dati...
Lo so che io anni fa ci sono stato in un conc nel reparto ricambi.
Molti marchi obbligano i singoli conc (che sono dei privati ) ad aquisire uno stock d'auto nuove all'anno a prescidere a se i clienti li hanno ordinati ...tocca a loro venderli oppure gli rimangano sullo stomaco....
 
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Trovato anche questo:

Di seguto le principali diciture presenti sul libretto legate all’Omologazione

Euro6: ➤ RISP IL REG 715/2007*566/2011 (EURO 6A CON DISP ANTIPART)
➤ RISP IL REG 715/2007*566/2011 (EURO 6A)
➤ RISP IL REG 715/2007*566/2011 (EURO 6B CON DISP ANTIPART)
➤ RISP IL REG 715/2007*566/2011 (EURO 6B)
➤ RISP IL REG 715/2007*692/2008 (EURO 6A CON DISP ANTIPART)

➤ RISP IL REG 715/2007*692/2008 (EURO 6A)
➤ RISP IL REG 715/2007*692/2008 (EURO 6B CON DISP ANTIPART)
➤ RISP IL REG 715/2007*692/2008 (EURO 6B)
➤ RISP IL REG 136/2014 (EURO 6A)
➤ RISP IL REG 136/2014 (EURO 6B)
➤ RISP IL REG 136/2014 (EURO 6C)
➤ RISP IL REG 143/2013 (EURO 6A)
➤ RISP IL REG 143/2013 (EURO 6B)
➤ RISP IL REG 143/2013 (EURO 6C)
➤ RISP IL REG 195/2013 (EURO 6A)
➤ RISP IL REG 195/2013 (EURO 6B)
➤ RISP IL REG 195/2013 (EURO 6C)
➤ RISP IL REG 630/2012 (EURO 6A)
➤ RISP IL REG 630/2012 (EURO 6B)
➤ RISP IL REG 630/2012 (EURO 6C)
➤ RISP IL REG 595/2009*133/2014A (EURO 6)
➤ RISP IL REG 595/2009*133/2014B (EURO 6)
➤ RISP IL REG 595/2009*133/2014C (EURO 6)
➤ RISP IL REG 459/2012 (EURO 6A)
➤ RISP IL REG 459/2012 (EURO 6B)
➤ RISP IL REG 459/2012 (EURO 6C)
➤ RISP IL REG 2015/45 (EURO 6B)
➤ RISP IL REG 2016/646 W (EURO 6B)

OMOLOGAZIONI EURO E SOGLIE LIMITE:


DIESEL (g/Km) Omologazione Approvazione COHC NOHC+NOPM Euro 1† lug-922.72 (3.16) - - 0.97 (1.13) 0.14 (0.18) Euro 2 gen-961.0 - - 0.7 0.08 Euro 3 gen-000.66 - 0.50 0.56 0.05 Euro 4 gen-050.50 - 0.25 0.30 0.025 Euro 5a set-090.50 - 0.180 0.230 0.005 Euro 5b set-110.50 - 0.180 0.230 0.0045 Euro 6b set-140.50 - 0.080 0.170 0.0045 Euro 6c - 0.50 - 0.080 0.170 0.0045 Euro 6d-Temp set-170.50 - 0.080 0.170 0.0045 Euro 6d gen-200.50 - 0.080 0.170 0.0045

BENZINA (g/Km) Omologazione Approvazione COHC NOHC+NOPM Euro 1† lug-922.72 (3.16) - - 0.97 (1.13)
- Euro 2 gen-962.2 - - 0.5
- Euro 3 gen-002.3 - 0.15 -
- Euro 4 gen-051.0 - 0.08 -
- Euro 5a set-091.0 0.068 0.060 - 0.005
- Euro 5b set-111.0 0.068 0.060 - 0.0045
- Euro 6b set-141.0 0.068 0.060 - 0.0045
- Euro 6c - 1.0 0.068 0.060 - 0.0045
- Euro 6d-Temp set-171.0 0.068 0.060 - 0.0045 - - -Euro 6d gen-201.0 0.068 0.060 - 0.0045
 
Vedo che hai chiesto invano anche in altri forum come quattroruote e googlando noto che c'è confusione e disinformazione in materia visto ciò che si trova oltre che per ciò che dicono le conc ...comunque, ho trovato dell'altro come :

L’Euro 6d-Temp diventa obbligatorio per tutte le auto immatricolate dal 1 settembre 2019. Restano i test Wltp e Rde, ma si fissa un limite per la tolleranza fra le emissioni dichiarate e quelle misurate su strada: non può superare il 110%. Ciò significa che lin condizioni reali e auto benzina non devono emettere più di 126 mg/km di ossidi d’azoto NOX, rispetto ai 60 mg/km imposti, mentre le auto diesel non devono oltrepassare i 168 mg/km (il limite è 80 mg/km).

Anche se quanto riportato sopra già l'ho riportato, ci si parla, in generale, in termini di date di immatricolazioni e non di produzione da parte dei costruttori quindi non solo decade il mio discorso, ma è pure peggio... le auto "nuove" possono essere immatricolate (cioè intestate ad un proprietario e dotate di una targa) da quella data solo se euro 6d temp.

Sembrerebbe pure che sul libretto dovrebbe essere riportato dicitura : reg EU 2018/1832 così come quest'altro art :

https://www.certifico.com/normazione/367-automotive/7297-regolamento-ue-2018-1832

Credo che la chiave di lettura del problema sia trovare le giuste diciture a cui corrisponde la 6 d temp e che deve essere riportato sul libretto oltre che l'essere riportato anche 6dtemp. Molti marchi addirittura hanno anticipato e messo in commercio le 6d previsti tra qualche anno.

Credo, visto inesattezze e confusione esistente anche negli articoli scritti dai giornalisti, che o si debba andare a chiedere in regione oppure ancora meglio recarsi direttamente in motorizzazione e chiedere tutte le diciture che deve riportare il libretto percui l'auto risulti 6d temp o addirittura la 6d del futuro....più della motorizzazione, non c'è nessuno.
 
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Quest'altro post per integrare la precedente non più modificabile per tempo scaduto (succede solo in questo forum) :

Molti marchi addirittura hanno anticipato e messo in commercio le 6d previsti tra qualche anno così come probabilmente è il caso di un'altra richiesta trovato in altro forum sul voler sapere cosa è la dicitura "6d isc" trovato sul proprio libretto... non sà se "isc" corrisponde al temp o se indica la successiva 6d.

Credo che solo andando in motorizzazione si risolve.
 
Quest'altra invece è interessante e riguarda la classificazione delle ibride in base alla categoria nox di appartenenza riportato in libretto in V7

il ministero dei Trasporti ha deciso di “caratterizzare” in base alle emissioni le diverse tipologie di vetture ad alimentazione mista termica-elettrica. “Tenuto conto che le emissioni di CO2 costituiscono un parametro oggettivo, certo, verificabile e non contestabile”, si legge in una circolare della Motorizzazione civile, “appare congruente con gli obiettivi del Piano di azione per il miglioramento della qualità dell’aria classificare, ai fini dell’incentivazione, i veicoli ibridi, che dalle norme di omologazione sono così definiti, attraverso il valore di CO2 rilevato in fase di omologazione riportato al punto V.7 della carta di circolazione”.

Tre fasce. Tre i gruppi di veicoli individuati dal ministero dei Trasporti:
Gruppo I con emissioni di anidride carbonica fino a 60 g/km,
Gruppo II con emissioni comprese tra 61 e 95, Gruppo III sopra 95 g/km di CO2.
Come ribadisce la stessa circolare, per il momento si continua a fare riferimento al valore riportato al punto V.7 della Carta di circolazione, che fino al 31 dicembre 2020 è riferito al ciclo di omologazione Nedc misurato oppure al ciclo Nedc correlato per i veicoli omologati Wltp. Per i veicoli immatricolati a partire dall’1 gennaio 2021, in cui il dato riportato sulla carta di circolazione sarà riferito al ciclo di prova Wltp, i valori della classificazione saranno quasi certamente rimodulati: “si fa riserva di rimodulare i valori limite di CO2 dei gruppi su indicati per tenere conto delle conseguenti variazioni dovute al nuovo ciclo di prova”, si legge nel documento.

Questo, che era già di mia conoscenza, invece ha mandato in confusione me a leggere ciò che diceva la regione nei tuoi riguardi ed invece era riferita all'euro 6d temp che non deve superare i 126 mg/km di nox mentre la tua è una euro 6c.
In precedenza, a se non erro, sconti o esenzioni di bollo venivano fatte anche in base a questo....
 
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Vedo che hai chiesto invano anche in altri forum come quattroruote e googlando noto che c'è confusione e disinformazione in materia visto ciò che si trova oltre che per ciò che dicono le conc ...comunque, ho trovato dell'altro come :

L’Euro 6d-Temp diventa obbligatorio per tutte le auto immatricolate dal 1 settembre 2019. Restano i test Wltp e Rde, ma si fissa un limite per la tolleranza fra le emissioni dichiarate e quelle misurate su strada: non può superare il 110%. Ciò significa che lin condizioni reali e auto benzina non devono emettere più di 126 mg/km di ossidi d’azoto NOX, rispetto ai 60 mg/km imposti, mentre le auto diesel non devono oltrepassare i 168 mg/km (il limite è 80 mg/km).

Anche se quanto riportato sopra già l'ho riportato, ci si parla, in generale, in termini di date di immatricolazioni e non di produzione da parte dei costruttori quindi non solo decade il mio discorso, ma è pure peggio... le auto "nuove" possono essere immatricolate (cioè intestate ad un proprietario e dotate di una targa) da quella data solo se euro 6d temp.

Sembrerebbe pure che sul libretto dovrebbe essere riportato dicitura : reg EU 2018/1832 così come quest'altro art :

https://www.certifico.com/normazione/367-automotive/7297-regolamento-ue-2018-1832

Credo che la chiave di lettura del problema sia trovare le giuste diciture a cui corrisponde la 6 d temp e che deve essere riportato sul libretto oltre che l'essere riportato anche 6dtemp. Molti marchi addirittura hanno anticipato e messo in commercio le 6d previsti tra qualche anno.

Credo, visto inesattezze e confusione esistente anche negli articoli scritti dai giornalisti, che o si debba andare a chiedere in regione oppure ancora meglio recarsi direttamente in motorizzazione e chiedere tutte le diciture che deve riportare il libretto percui l'auto risulti 6d temp o addirittura la 6d del futuro....più della motorizzazione, non c'è nessuno.
Ciao joe, rispondo solo ora perché sono stato un po' preso durante le festività natalizie... ti ringrazio per il tuo interessamento al mio problema... sì ho provato inutilmente a cercare in altri forum qualcun altro nella mia stessa situazione ma non ho avuto fortuna...

Sono tornato dal concessionario dove ho acquistato l'auto e ho appurato che le ultime Yaris Hybrid immatricolate a dicembre 2019 riportano sulla carta di circolazione la conformità al Regolamento UE 2018/1832 AM classe EURO 6D-ISC (e non ancora 6D-Temp) a differenza della mia immatricolata a gennaio 2019 che risulta invece conforme al Regolamento UE 2017/1154 AD classe EURO 6C.
Ormai non riesco più a stare dietro a tutti questi Regolamenti UE/classi Euro... in ogni caso il Bando non chiede quale Classe Euro 6 debba essere riportata sulla carta di circolazione ma chiede che le emissioni di ossidi di azoto siano al di sotto dei 126 mg/km in ciclo RDE.
Sono convinto che nel corso del 2019 la Toyota non abbia modificato la motorizzazione e/o i sistemi di abbattimento delle emissioni della Yaris Hybrid... visto anche che fra poco uscirà la nuova Yaris (quarta serie) completamente riprogettata.
Penso che Toyota non abbia fatto altro che omologare nuovamente la stessa Yaris Hybrid Serie 3 con i nuovi requisti del Regolamento UE 2018/1832 AM, superando le prove richieste senza modificare motore e/o sistemi di abbattimento delle emissioni... ma anche per questa mia affermazione non ho avuto conferme o smentite dal concessionario e da Toyota...

Tornando invece al Bando della Regione, al punto D.10 “Definizioni Glossario”, per gli ossidi di azoto NOx (a differenza di quanto specificato nella tabella del punto B.1 “Caratteristiche dell’agevolazione”), si fissano le seguenti soglie per la determinazione dei contributi:
- 60 mg/km: corrispondente al valore previsto per le autovetture a benzina in condizioni di laboratorio (ciclo WLTP)
- 85.8 mg/km: corrispondente al valore previsto per le autovetture a benzina Euro 6D in condizioni reali (ciclo RDE)
- 126 mg/km: corrispondente al valore previsto per le autovetture a benzina Euro 6D-temp in condizioni reali (ciclo RDE)

Secondo quanto definito dal punto D.10 del Bando, la mia autovettura, con un valore di emissione NOx certificato di 4,7 mg/Km in ciclo WLTP, rientrerebbe così abbondantemente nei requisiti per usufruire degli incentivi regionali.

La confusione aumenta...
 
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